E dopo il gas, la flat tax e il reddito di cittadinanza, un nuovo tema è destinato ad assumere il ruolo di coprotagonista in questa campagna elettorale: i cartoni animati per bambini. Ma non uno qualsiasi, no. Anzi, si tratta di uno dei più amati tra i giovanissimi: Peppa Pig. La maialina antropomorfa nata in Inghilterra che in brevi episodi racconta la sua vita, le sue avventure, le sue amicizie. Tra queste, ce n’è una con un orso polare, Penny Polar Bear, che però ha qualcosa che lo contraddistingue da tutti gli altri: «Io vivo con la mia mamma e l’altra mia mamma. Una mamma fa il dottore, l’altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti». A far storcere il naso di Federico Mollicone, responsabile cultura di Fratelli d’Italia, candidato per la Camera in un collegio plurinominale nel Lazio e commissario della Vigilanza Rai, non è l’ossessione dell’orso polare per gli spaghetti, ma proprio il fatto che questo abbia due mamme. «È inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato Peppa Pig di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini?». Mark Baker e Neville Astley, i due autori accusati di essere troppo politicamente corretti, hanno deciso di inserire una famiglia composta in questo modo dopo che una petizione online aveva raccolto più di 24 mila firme.
Pressing sulla Rai
La richiesta di Mollicone alla Rai, a nome di FdI, è quella di «non trasmettere l’episodio in questione su nessun canale o piattaforma web». Appello al quale si aggiunge Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione Pro Vita, che definisce «intollerabile usare cartoni animati in salsa LGBTQIA+ per influenzare la mente dei bambini e normalizzare situazioni che si fondano sull’ideologia gender». Il «nuovo nemico» che «assedia la nazione», come lo definisce il deputato Pd Alessandro Zan, rischia di venire confinato nel suo Regno Unito perché per FdI la presenza di «due mamme lesbiche è di una gravità assoluta». Intanto la Rai fa sapere che l’episodio in questione non verrà mandato in onda in Italia, almeno per il momento, perché non ha ancora i diritti di trasmissione in chiaro.
+Europa e Alleanza Verdi-Sinistra: «Le famiglie arcobaleno esistono anche nella realtà»
«Uno spettro si aggira per l’Italia: Peppa Pig. Il Paese è in pericolo», scrive +Europa. Il partito guidato da Emma Bonino ha voluto ricordare dai suoi profili social come i cartoni animati da sempre presentano la figura dei genitori in modo vario, senza porsi grandi limiti. «Chissà cosa accadrà quando Giorgia Meloni verrà a sapere dell’esistenza di Simba, adottato e cresciuto da un suricato e da un facocero, entrambi di genere maschile», si legge nel post. O ancora: «Le Tont, innamorato perso di Gaston» in La Bella e la Bestia, «Lady Oscar celebre per i suoi abiti “maschili”. Ma soprattutto, chissà cosa accadrà quando verranno a sapere che le famiglie omogenitoriali esistono non solo nei cartoni animati, ma nella realtà». Osservazione condivisa da Nicola Fratoianni, dell’Alleanza Verdi Sinistra: «Le famiglie arcobaleno esistono, e gli devono essere riconosciuti tutti i diritti. A questo punto, suggerisco a Meloni di eliminare Qui Quo Qua, i tre nipotini che crescono con Paperino».
September 9, 2022
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