«Mi interessa battere gli avversari non gli alleati». Dal palco in piazza Duomo, a Milano, Giorgia Meloni vuole mettere le cose in chiaro: «Vorrei che se il centrodestra arrivasse al governo riuscisse a restarci per 5 anni». La presidente di Fratelli d’Italia continua così il tour della sua campagna elettorale, ribadendo i punti del suo programma e provando a far disperdere le polemiche sulla coalizione con cui si presenta alle urne. E al leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che aveva detto «Giorgia stai serena, ogni due anni ho fatto cadere il governo», Meloni replica con una provocazione: «Intanto deve arrivare in Parlamento» e poi aggiunge che «se stai governando bene a loro non frega niente. Il Parlamento è una loro personale partita di Risiko sulla pelle degli italiani». Che Matteo Salvini sarebbe andato ad Arcore per incontrare Silvio Berlusconi, dopo aver assistito al gran premio di Monza, ammette che non lo sapeva. «Ma ci vediamo random», spiega Meloni assicurando che «la coalizione sta lavorando bene» e che eventuali difficoltà sarebbero da «cercare altrove». Ad esempio, in quei partiti che, come lei stessa ha definito in un’intervista ad Avvenire, hanno formato «alleanze arcobaleno» e con i quali «non c’è alcuna possibilità che FdI partecipi» a eventuali governi. «Non vengano a parlarmi di governo di salvezza nazionale perché mi sembrano governi nel tentativo di salvare quelli che lo propongono. E io non sono interessata», chiude. Poi arriva il momento di rispondere alle critiche sulla classe dirigente: «Tutti i giorni mi dicono che FdI non ne ha una all’altezza. In effetti Azzolina non ce l’ho e neanche Toninelli e neanche Di Maio», dice ironicamente facendo riferimento ai ministri scelti dal Movimento 5 Stelle per il governo guidato da Giuseppe Conte.
«Ereditati debiti dai “migliori”»
«L’Italia è in una situazione non facile», continua Meloni, «l’Italia che ci viene consegnata è fanalino di coda a livello europeo in tutti i principali indici economici e il cosiddetto governo dei migliori ci ha lasciato 116 miliardi di debito pubblico in più». Per quanto riguarda il tema del costo dell’energia, la presidente di Fratelli d’Italia conferma che il suo partito sta lavorando con gli altri a una misura in merito e che dovrebbe essere il primo problema da affrontare dal prossimo governo. Alle critiche provenienti dall’estero, risponde senza mezzi termini: «In Europa sono tutti preoccupati per la Meloni al governo e dicono cosa succederà? Ve lo dico io cosa succederà, che è finita la pacchia e anche l’Italia si metterà a difendere i propri interessi nazionali come fanno gli altri, cercando poi delle soluzioni comuni».
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