«Non ci sono prove sufficienti». Chiuse le indagini sul caso di violenza sessuale che avrebbe coinvolto Kylian Mbappé
Sarebbero state chiuse le indagini per presunti stupri e violenze sessuali che avrebbero coinvolto il calciatore francese Kylian Mbappé. Per la procura svedese non c’erano prove sufficienti. «La mia valutazione è che le prove non sono sufficienti per procedere e l’indagine è quindi chiusa», ha dichiarato il procuratore Marina Chirakova non menzionando l’attaccante del Real Madrid, ma sottolineando che all’indagato «non gli è stato notificato il sospetto di reato».
Mbappé mai nominato dalla procura svedese
«Abbiamo adottato le consuete misure investigative, compreso lo svolgimento di una serie di interviste – ha aggiunto Chirakova – nelle indagini sulla violenza sessuale è consuetudine svolgere anche indagini tecniche e lo abbiamo fatto anche in questo caso». Per ora chi ha denunciato la violenza non ha rilasciato commenti. I procuratori non hanno mai nominato pubblicamente il sospettato, ma molti media svedesi hanno riferito che si trattava del calciatore, che è stato a Stoccolma a ottobre, durante una pausa del campionato spagnolo. All’epoca i legali di Mbappé respinsero le indiscrezioni definendole false.