Alla conferenza stampa del trionfo di FdI, Meloni non c’è. Lollobrigida: «Ragioniamo su come modificare il Pnrr»

Al posto della presidente di FdI, hanno risposto alle domande dei giornalisti i capigruppo di Camera e Senato e il capo dell’organizzazione del partito

Non anticipazioni sulla composizione del prossimo governo, né tempistiche o equilibri da rispettare per garantire stabilità alla coalizione di centrodestra. E soprattutto mancava lei, la leader Giorgia Meloni, che non si è presentata nella sala stampa allestita nell’hotel Parco dei Principi, a Roma. «La nostra presidente è già al lavoro su diversi dossier. Ha degli impegni, ieri ha parlato alla stampa – e lo farà di nuovo anche – nei prossimi giorni. Oggi aveva altre cose importanti da fare, anche perché c’è un governo da creare». Così Luca Ciriani, capogruppo al Senato, ha motivato l’assenza di Meloni. Con lui, sul palco in cui campeggiavano i tricolori, Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera, e Giovanni Donzelli, capo dell’organizzazione del partito. «Enrico Letta ha detto che sono giornate tristi per l’Italia, ma quando si va a votare è sempre una festa della democrazia e questo il Pd lo deve rispettare – ha affermato Ciriani -. Le elezioni hanno certificato che questa sinistra spocchiosa non è maggioranza nel Paese e non impara dai suoi errori».


Tra i temi affrontati, Lollobrigida si è soffermato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e ha annunciato che Fratelli d’Italia ha intenzione di modificare l’impianto di finanziamenti arrivati dall’Unione europea in risposta alla crisi pandemica. «I soldi del Pnrr non ci vengono regalati, per FdI vanno spesi bene, secondo una strategia. Tutte le altre nazioni stanno ragionando di adeguare, dove possibile, il piano e la tempistica di attuazione. Stiamo ragionando con gli interlocutori idonei su come si possa modificare il Pnrr. L’obiettivo è spendere bene in una strategia di rilancio della nazione». Il capogruppo di FdI a Montecitorio si è anche riservato uno spazio per attaccare il Reddito di cittadinanza: «Uno Stato serio si occupa dei deboli, il reddito di cittadinanza nasceva tra le politiche attive del lavoro, doveva creare un sostegno e mettere in contatto domanda offerta e ha fallito. Va cancellato sotto questo aspetto, ma questo non vuol dire lasciare i deboli senza aiuto».


Lollobrigida poi ha ventilato gli intenti di modifica della Costituzione: «È bella, ma ha anche 70 anni». Sia lui che Donzelli hanno fatto riferimento al presidenzialismo. E se la Lega fa sapere di essere disposta a sostenerlo solo se ci sarà anche l’autonomia nessun problema: «Faremo insieme presidenzialismo e autonomia. Quello che dice la Lega sull’autonomia è perfettamente in linea con il programma del centrodestra. Presidenzialismo e autonomia devono andare insieme», ha dichiarato il responsabile dell’organizzazione di FdI.

Leggi anche: