Pnrr, la Commissione europea approva la seconda tranche da 21 miliardi di euro. Von der Leyen raddrizza il tiro: «Italia, siamo al vostro fianco»

Raggiunti i 45 obiettivi previsti per la prima metà del 2022. Gentiloni: «Fondamentale onorare gli impegni rimanenti»

La seconda tranche da 21 miliardi di euro prevista dal NextGenerationEU per l’attuazione del Pnrr è stata approvata. Roma ha raggiunto «tutti i 45 obiettivi» previsti per il primo semestre del 2022 e «la messa in opera degli investimenti sta entrando nella sua fase di pieno svolgimento», spiegano dalla Commissione europea. I complimenti arrivano anche dalla presidente dell’istituzione con sede a Bruxelles, Ursula von der Leyen, che si è congratulata con l’Italia perché «sta dimostrando un continuo e importante impulso alle riforme in settori chiave» e ne approfitta per rinnovare il proprio supporto al Paese: «La Commissione è al vostro fianco». Probabilmente un segnale dopo il discorso precedente al voto, in cui aveva parlato dell’esistenza di strumenti come le sanzioni se i rapporti diventano «difficili», da più parte considerato una gaffe istituzionale.


Obiettivi raggiunti e impegni da onorare

Per il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, il Pnrr è «un’opportunità unica per costruire un’economia più competitiva e sostenibile e una società più equa». Per questo motivo, il prossimo governo dovrà fare ogni sforzo per coglierla: «È fondamentale onorare gli impegni rimanenti per realizzare il cambiamento strutturale necessario per indirizzare l’economia italiana su un percorso di crescita forte e duratura». L’approvazione della seconda tranche arriva dopo che lo scorso 28 giugno l’Italia ha presentato la richiesta del pagamento in base a quei 45 obiettivi raggiunti. I fondi finora sono stati investiti in alcuni «settori chiave, come la banda ultra larga e il 5G, la ricerca e l’innovazione, il turismo e la cultura, l’idrogeno, la rigenerazione urbana e la digitalizzazione delle scuole», spiega in una nota la Commissione. Senza dimenticare il sostegno alla riforma del sistema giudiziario. Entro 4 settimane, un mese circa, arriverà il parere del Comitato economico e finanziario elaborato in base alla valutazione preliminare di Bruxelles, con il quale si determinerà la decisione finale sull’erogazione dei 21 miliardi.


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