Ucraina, i raid della Russia sulle infrastrutture. Zelensky: «Distrutto il 30% delle centrali elettriche» – Il video

Per il presidente ucraino «non c’è più spazio per i negoziati con il regime di Putin»

Continuano i raid russi alle infrastrutture energetiche in diverse città dell’Ucraina. «Le forze russe hanno distrutto in una settimana il 30% delle centrali elettriche ucraine, causando blackout in tutto il Paese», ha scritto in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo – inoltre – che si tratterebbe di «un altro tipo di attacco terroristico russo», quello di «prendere di mira le infrastrutture energetiche e critiche». Dopo i continui attacchi da parte di Mosca, ora per Zelensky: «Non c’è più spazio per i negoziati con il regime di Putin».


Nel mirino dei raid russi, le strutture nelle città di Kharkiv, Dnipro, Mykolaiv e Zhytomyr. La denuncia è arrivata questa mattina dal consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, Anton Gerashchenko, che con un tweet ha annunciato come Mosca continui «ad attaccare le infrastrutture energetiche del Paese». «La mattina in Ucraina – scrive Gerashchenko – non inizia con un caffè ma con sirene e rifugi». Intanto anche a Kiev, secondo quanto riferito da Kyrylo Tymoshenko, numero due dell’ufficio del presidente Zelensky, un attacco missilistico russo avrebbe colpito una centrale elettrica della capitale ucraina.

Questa mattina, infatti, martedì 18 ottobre, le sirene antiaereo hanno iniziato a suonare in tutto il Paese. Anche a Dnipro – città dell’Ucraina orientale – il vice capo dell’Ufficio del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko, ha riferito che nella città dell’Ucraina orientale le forze russe hanno lanciato due attacchi, provocando «gravi danni» alle infrastrutture energetiche. Una nuova strategia, dunque, da parte di Mosca che – secondo la valutazione dell’intelligence britannica – sembra aver maturato una maggiore propensione a colpire le infrastrutture civili ucraine. «Poiché la Russia, da agosto, ha subito battute d’arresto sul campo di battaglia, molto probabilmente ha acquisito una maggiore propensione a colpire le infrastrutture civili oltre agli obiettivi militari», si legge nella nota pubblicata su Twitter.

L’obiettivo della Russia – per il dipartimento del Foreign Office – è quello di «Apportare pesanti danni alla rete di distribuzione energetica ucraina». Nelle ultime settimane Mosca ha intensificato i suoi attacchi in diverse zone del Paese, utilizzando «missili da crociera, missili di difesa aerea superficie-superficie e veicoli aerei senza equipaggio Shahed-136 forniti dall’Iran». Nei giorni scorsi, infatti, gli agenti dell’intelligence Usa e gli alleati aveva affermato che Teheran prevedeva di inviare a Mosca, non solo droni d’attacco ma anche missili superficie-superficie di fabbricazione iraniana, allo scopo di aiutare le truppe russe a compensare le enormi perdite di equipaggiamento militare russo, subite dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio scorso. Equipaggiamento, però, che l’Iran nega di avere fornito alla Russia. «La Repubblica Islamica non ha venduto e non venderà armi da usare nella guerra in Ucraina», aveva detto  il ministro degli esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian.

237° giorno di guerra in Ucraina

Nel 237° giorno di guerra in Ucraina, una persona è morta dopo un attacco missilistico russo nella città di Mykolaiv. A renderlo noto è stato il governatore dell’Oblast, Vitaliy Kim, precisando inoltre che il corpo del civile è stato trovato sotto le macerie dopo il bombardamento russo a un edificio di due piani. Non solo. Il capo dell’amministrazione militare, Oleksandr Vilkul, ha affermato – inoltre – che un’esplosione si è verificata questa mattina, martedì 18 ottobre, nella città natale del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ovvero Kryvyi Rih, nel Sud del Paese. «Intorno alle 6:30 del mattino, le forze di occupazione-terroristiche hanno colpito la parte settentrionale di Kryvyi Rih. Per quanto riguarda le conseguenze dell’esplosione, non voglio ancora commentare la situazione», ha scritto su Telegram. Intanto, il presidente Zelensky ha lanciato nuove accuse, dopo le notizie degli attacchi russi di questa mattina, contro «lo stato terrorista» che sarà chiamato a rispondere delle sue azioni dopo l’invasione dell’Ucraina. «Continuano a fare quello che sanno fare meglio, terrorizzare e uccidere i civili – afferma il presidente ucraino -. A Mykolaiv il nemico ha distrutto un palazzo con missili S-300. Una persona è morta. C’è stato anche un attacco contro un mercato dei fiori, contro il parco dei castagni. Mi chiedo contro cosa i terroristi russi stessero combattendo in questi luoghi assolutamente pacifici», ha concluso.

Foto copertina: EPA/Oleg Petrasyuk | Kiev dopo un bombardamento russo alla centrale elettrica

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