Il marò Latorre chiede un maxi-risarcimento allo Stato: «Confido nel nuovo governo, da sempre sensibile con noi»

Il caso contro il militare, accusato insieme al collega Salvatore Girone di aver ucciso due pescatori indiani nel 2012, è stato archiviato lo scorso anno

Il marò Massimiliano Latorre ha fatto causa allo Stato e chiesto un risarcimento milionario. L’accusa è di essere stato costretto a tornare in India, dove rischiava – insieme al collega Salvatore Girone – la pena di morte, anziché avere la possibilità di rimanere in Italia per fare carriera e mettere su famiglia. A rivelarlo è il Fatto Quotidiano, che ricorda come i due militari siano rimasti per 106 giorni rinchiusi in carcere nel Kerala. Latorre e Girone erano stati accusati di aver ucciso nel 2012 due pescatori indiani, scambiandoli per pirati. Dopo otto anni trascorsi in un limbo giudiziario, nel 2020 ottengono lo spostamento del processo in Italia e nel 2021 il gip di Roma archivia le accuse nei loro confronti. A difendere Latorre, tuttora in Marina, nella sua causa contro lo Stato, sono gli avvocati Fabio Anselmo, già legale della famiglia di Stefano Cucchi, e Silvia Galeone. Secondo il Fatto Quotidiano, a breve potrebbe arrivare un’altra causa, da parte di Girone. «Abbiamo scritto una lettera alla Marina chiedendo di riparare al sacrificio patito da Girone, con toni amichevoli», spiega il suo avvocato Enrico Loasses – ma è arrivata una risposta negativa di una sola riga».


«Meritano considerazione per quello che hanno sofferto»

Fabio Anselmo, legale di Latorre, ha precisato che la causa civile ai danni dello Stato è stata promossa nei confronti del governo Draghi. Al momento, però, la richiesta di risarcimento danni si trova ancora nella fase che precede la causa vera e propria, ossia una mediazione in cui cerca di risolvere la lite giudiziaria in modo amichevole. «Penso che si confidi anche sul fatto che l’attuale governo, i cui esponenti politici sono sempre sembrati particolarmente sensibili nei confronti dei due militari, si faccia carico di ciò che deve essere loro riconosciuto», ha spiegato Anselmo all’Ansa. «È chiaro che quello che hanno sofferto i due militari merita considerazione da parte dello Stato – ha aggiunto l’avvocato – La gestione della vicenda da parte del governo italiano non è stata soddisfacente e in linea con il rispetto delle loro situazioni personali, umane e familiari». I legali non sono entrati nel dettaglio sulle cifre del risarcimento che chiederanno allo Stato italiani.


Foto di copertina: ANSA | I marò italiani Massimiliano Latorre (al centro) e Salvatore Girone (a sinistra) al loro rientro in Italia nel 2012

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