Il pugno del prof allo studente di Pontedera, la madre: «Mio figlio non è una vittima». Il docente: «Ho la coscienza a posto»

«Se fosse stato seduto al banco come i suoi compagni, non sarebbe successo niente» ha dichiarato la donna. Il professore si dice fiducioso: «Tornerò presto dai miei studenti»

«Il docente ha sbagliato, non c’è dubbio. Ma mio figlio non deve alzarsi durante la lezione e andare alla cattedra a fare lo scemo». Sono queste le parole della madre dello studente dell’istituto Pacinotti di Pontedera, che ha ricevuto un pugno allo stomaco da un suo professore dopo averlo sbeffeggiato di fronte al resto della classe. «Se fosse stato seduto al banco come i suoi compagni, non sarebbe successo niente», ha aggiunto la madre spiegando di aver punito il ragazzo «cancellando il suo regalo di compleanno a cui teneva». Ovvero un giro in moto in un impianto di Montemurlo.


La punizione

La donna ha poi chiarito di aver redarguito il ragazzo: «Gli ho detto chiaramente di non vantarsi per la popolarità che sta avendo quel video, perché se io fossi in lui mi nasconderei dalla vergogna». In ogni caso, il gesto dello studente di prima superiore è innocente, aggiunge: «Mio figlio non è cattivo, ma non riesce a stare fermo, a volte è ancora infantile in quello che fa». La direzione scolastica ha reso noto che prenderà provvedimenti anche nei confronti del ragazzo – dopo aver predisposto la sospensione del professore – di cui la madre al momento non è al corrente. La donna, in ogni caso, dice di aver denunciato il docente, «per tutelare mio figlio. Non è una vittima, sia chiaro, ma è comunque al centro di un episodio in cui c’è un atteggiamento evidentemente sbagliato da parte del docente».


Il professore: «Ho la coscienza a posto»

Dal canto suo, il professore dichiara di avere «essere tranquillo», dato che «non ha picchiato nessuno». Così continua a ripetere ai colleghi che venerdì lo hanno chiamato per esprimere la loro solidarietà. «Nel video ci sono altre cose importanti da valutare», aggiunge. In ogni caso «io sono tranquillo – spiega il docente, supplente di materie scientifiche con un anno di incarico in una prima – so di avere la coscienza a posto e tornerò presto dai miei studenti». Ora l’istituto dovrà decidere cosa fare. Al momento l’uomo è formalmente in ferie, ma su di lui pende una possibile sospensione, anche se per ora la dirigente, Maria Giovanna Missaggia, non si sbottona: «È un fatto gravissimo, ci saranno provvedimenti».

I colleghi

Il clima che filtra, secondo il Corriere della Sera, è di appoggio al professore, pur riconoscendo il suo errore. Questo, in sintesi, il pensiero di Simone Gorelli, anche lui docente di scienze: «Il collega ha sbagliato ad avere quella reazione. ma oggi insegnare sta diventando un lavoro ingrato. Sia per il comportamento dei ragazzi che per l’atteggiamento delle famiglie». Gli fa eco una collega: «Qui ci vuole un salto di paradigma. Il merito? Certo, ma prima serve l’educazione e soprattutto il rispetto del docente. A volte abbiamo la sensazione d’insegnare in una giungla». Intanto l’uomo avvisa che a breve rilascerà la sua versione dei fatti «perché tutti sappiano e tutti possano valutare da che parte sta il torto».

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