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Missili caduti in Polonia, cos’è l’articolo 5 del trattato Nato e in quali casi può essere attivato

15 Novembre 2022 - 21:35 Maria Pia Mazza
In caso di attacco contro uno Stato facente parte dell'Alleanza Atlantica, questo rappresenta un attacco a tutti gli Stati membri della Nato

Dopo la caduta di due missili in Polonia in prossimità del confine con l’Ucraina, il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, ha dichiarato che gli Stati Uniti «difenderanno ogni centimetro di territorio della Nato», sottolineando che «l’impegno statunitense verso l’articolo 5 della Nato è chiarissimo». Ma cosa prevede questa norma? L’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico è uno dei pilastri fondamentali della Nato, e rappresenta la clausola di legittima difesa collettiva del Trattato istitutivo dell’Alleanza. L’articolo 5 sostiene che in caso di attacco contro uno Stato facente parte dell’Alleanza Atlantica, questo episodio rappresenta un attacco a tutti gli stati membri della Nato. Nello specifico, la disposizione recita: «Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti». In caso di attacco a un Paese della Nato ciascuno Stato membro è libero di decidere se e con quali modalità rispondere all’attacco, «nell’esercizio del diritto della legittima difesa, individuale co collettiva». I diversi Paesi della Nato potranno intervenire «immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti» intraprendendo «l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale». Insomma, in caso di attacco a uno dei Paesi appartenenti alla Nato, l’Alleanza può mettere in atto, in un’ottica difensiva, anche dei contro-attacchi contro il Paese che ha attaccato un Paese dell’Alleanza. La controffensiva, però, non si applica in modo automatico. La decisione spetta infatti al Consiglio di Sicurezza dei Paesi membri. Sin dalla sua nascita nel 1949, la Nato ha fatto ricorso all’articolo 5 del Trattato solo una volta nella sua storia, in risposta agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 a New York, negli Stati Uniti. La Polonia fa parte della Nato dal 1999 e dunque potrebbe farvi appello.

Il testo dell’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico

Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.

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