Striscione degli ultras del Napoli contro Maroni, Roberto Calderoli: «Provo vergogna e disgusto, per certa feccia non ci sarà posto negli stadi»

Il senatore e ministro della Lega è intervenuto dopo che a Napoli è stato esposto un messaggio contro l’ex presidente dell’Interno Roberto Maroni, scomparso il 22 novembre

«Al peggio non ci si abitua mai, nemmeno agli insulti ai morti, a chi ci ha appena lasciato come Roberto Maroni. Vergogna e disgusto per lo striscione ripugnante esposto oggi a Napoli». Roberto Calderoli ha criticato aspramente quella parte del tifo organizzato che a Napoli ha esposto uno striscione contro Roberto Maroni, l’ex ministro dell’Interno deceduto il 22 novembre scorso. Da capo del Viminale Maroni introdusse la tessera del tifoso , un provvedimento mal digerito dalla maggior parte del tifo organizzato. Il suo collega di partito Calderoli, a distanza di anni e dopo quanto accaduto, difende quella scelta. «Con la tessera del tifoso e con i daspo, strumenti fortemente voluti dall’allora ministro Roberto Maroni, a partire dal 2008 la situazione si è normalizzata e oggi allo stadio non ci sono forze dell’ordine all’interno e non si registrano più le consuete guerriglie intorno agli stadi, nelle nostre città», ha detto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, «grazie a Roberto Maroni per aver ripulito i nostri stadi e aver restituito il calcio alle famiglie e ai bambini». Il senatore si è poi rivolto direttamente alle forze dell’ordine: «Sicuramente rintracceranno gli autori di questo gesto infame e dasperanno per anni questi violenti da ogni evento sportivo. Perché la battaglia di Maroni va avanti: per questa feccia non ci sarà più posto in alcuno stadio italiano e saranno questi delinquenti a sparire dalla scena».


Foto di copertina: ANSA / ANGELO CARCONI


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