Pnrr, il monito di Mattarella: «Va onorato l’impegno assunto con l’Unione Europea» – Il video

Mentre la premier Giorgia Meloni chiede un aggiornamento del Recovery fund con più fondi per far fronte all’inflazione, il presidente della Repubblica ringrazia la Commissione e chiede al governo di rispettare gli obiettivi

Mentre il governo, per voce della premier Giorgia Meloni e del ministro Matteo Salvini, chiede un aggiornamento dei fondi del Next generation Eu per far fronte all’aumento dell’inflazione, il presidente della Repubblica ancora una volta ringrazia le istituzioni europee per lo sforzo in sostegno all’economia italiana e si rivolge alle forze politiche affinché i fondi dell’Unione europea vengano impiegati e gli impegni del Pnrr rispettati. «I massicci finanziamenti erogati dalla Commissione europea sono destinati ad accelerare la realizzazione di infrastrutture in Italia colmando i divari, a partire da quello tra il nord e il sud», ha detto Sergio Mattarella a L’Italia delle Regioni – il festival delle regioni e delle province autonome, «dinanzi a sfide di questa portata è richiesto l’impegno convergente delle istituzioni e di tutte le forze politiche e sociali. Un impegno che abbiamo assunto in sede europea e che va, ovviamente, onorato». Il presidente ha anche sottolineato le «difficoltà sottese a questo impegno, che coinvolge tutti i livelli di governo», ma il Piano nazionale di ripresa e resilienza sollecita l’esecutivo ad agire per raggiungere gli obiettivi «di riforme e investimenti, ai quali è legato il futuro del Paese ben oltre il termine di attuazione del Piano, fissato come sappiamo al 2026». Sono però ancora 25 – spiega Il Sole 24 ore – gli obiettivi da raggiungere, collegati alla terza rata da 19 miliardi, da soddisfare in 26 giorni – Natale e altre festività comprese. L’esecutivo è convinto che entro il 31 dicembre tutte le scadenze verranno rispettate e non ci saranno ritardi, lo ha detto Giorgetti e lo ha ribadito Fitto. Il Corriere della Sera fa le pulci alle misure da adottare prima della fine dell’anno. Alcune di queste sono facilmente realizzabili e sono nella fase finale di attuazione, come ad esempio la riforma della spending review, dove manca solo la stesura finale della relazione e delle linee guida agli uffici, e di quella della cybersecurity, dove bisogna presentare una relazione di un ingegnere indipendente e vanno inviati a Bruxelles i certificati di cinque interventi già eseguiti. Il ministero più indietro sarebbe invece quello dell’Ambiente – ex Transizione energetica – che deve ancora realizzare sei obiettivi su nove.


Foto di copertina: ANSA/Francesco Ammendola


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