Tetto al contante, il Consiglio Ue fissa il limite a 10mila euro: stretta sulle criptovalute

Dal vertice europeo è stata ribadita la libertà per gli Stati membri di adottare una soglia inferiore a quella massima stabilita a Bruxelles

Il Consiglio Ue ha deciso, il limite massimo all’uso del contante all’interno dell’Unione sarà di 10 mila euro, recependo così la richiesta della Commissione di luglio che suggeriva di istituire un tetto massimo oltre il quale non è solo l’uso della moneta elettronica. La misura – che non impone di alzare il limite ai Paesi dove questo è minore – si inserisce all’interno della nuova direttiva Amld6 che prevede ulteriori provvedimenti per ridurre il riciclaggio di denaro nel territorio dei 27. Tra questi anche controlli che verranno istituiti sui pagamenti in criptovaluta oltre i 1.000 euro. Previste poi regole per il commercio di metalli e pietre preziose, oltra beni culturali, gioielli, orologi, e prodotti aurei. Secondo quanto riporta Ansa, è già stato trovato con l’Europarlamento l’accordo sulla soglia.


«Chi finanzia il terrorismo non è benvenuto in Ue»

Riguardo le nuove regole contro il riciclaggio, Zbynek Stanjura, il ministro delle finanze della Repubblica Ceca, Stato che per questo semestre detiene la presidenza Ue, ha dichiarato: «I terroristi e coloro che li finanziano non sono i benvenuti in Europa». Per questo, ha aggiunto, «diventeranno impossibili i pagamenti in contanti di importo superiore a 10 mila euro. Cercare di rimanere anonimi quando si acquistano o vendono cripto-asset diventerà molto più difficile. Diventerà difficile persino riciclare denaro tramite gioiellieri o orafi».


Il limite italiano

Il limite di 10 mila euro corrisponde alla prima proposta del governo Meloni, inserita nel Decreto Aiuti Quater, poi cancellato e riproposto nella legge di Bilancio con la soglia dimezzata a 5mila, 3mila in più rispetto al limite precedente.

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