Chi è Francesco Giorgi, l’assistente del Pd Cozzolino indagato nell’inchiesta corruzione dal Qatar

È assistente parlamentare in Europa dal febbraio 2009. Laureato in Scienze politiche a Milano, aveva lavorato anche per Panzeri

Francesco Giorgi, indagato a Bruxelles nell’inchiesta sulla corruzione del Qatar, è l’assistente dell’europarlamentare del Partito Democratico Andrea Cozzolino. Giorgi, secondo le cronache, è anche legato sentimentalmente ad Eva Kaili, la vicepresidente dell’Europarlamento arrestata ieri a Bruxelles. Il suo profilo su Linkedin dice che Giorgi fa il mestiere di assistente parlamentare dal febbraio 2009. Laureato in scienze politiche all’Università di Milano, Giorgi aveva lavorato anche per Antonio Panzeri, fermato ieri. Secondo l’accusa un paese del Golfo ha cercato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo pagando ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a terzi che rivestono una posizione politica o strategica significativa all’interno dell’istituzione europea. La Repubblica racconta oggi che Giorgi viene costantemente eletto dalle deputate e dalle funzionarie come “il più bello” del Palazzo. E precisa che Giorgi è diventato assistente di Cozzolino proprio quando Panzeri ha rinunciato alla candidatura a Bruxelles con Articolo Uno. Secondo gli inquirenti Giorgi è una “testa di legno”. Il suo profilo Twitter si apre con un motto: «Il pessimista si lamenta del vento, l’ottimista aspetta che cambi, il realista aggiusta le vele». La sua compagna Kaili aveva fatto un intervento a novembre per perorare la causa del Qatar: «Oggi i Mondiali in Qatar sono la prova, in realtà, di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica di un paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo. Io da sola ho detto che il Qatar è all’avanguardia nei diritti dei lavoratori. Nonostante le sfide che persino le aziende europee stanno negando per far rispettare queste leggi, si sono impegnati in una visione per scelta e si sono aperti al mondo. Tuttavia, alcuni qui stanno invitando per discriminarli. Li maltrattano e li accusano di corruzione chiunque parli con loro o si impegni nel confronto. Ma comunque, prendono il loro gas. Tuttavia, hanno le loro aziende che guadagnano miliardi lì».


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