Sostegno Ue all’Ucraina, nel fondo per la pace europeo altri 2 miliardi per «aiuti militari»
2 miliardi di euro in più nel 2023. È questa la cifra che i ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno concordato oggi, 12 dicembre, per sostenere il sostegno militare all’Ucraina. Il Consiglio ha, infatti, raggiunto un punto di incontro per garantire la sostenibilità finanziaria del Fondo europeo per la pace (EPF) e non ha escluso che ci siano ulteriori aumenti, oltre ai 2 miliardi implementati oggi, in una fase successiva. «La decisione odierna ci garantirà i fondi per continuare a fornire un sostegno militare concreto alle forze armate dei nostri partner», ha spiegato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell. L’aumento totale del tetto finanziario complessivo dell’EPF fino al 2027 sarebbe di 5,5 miliardi di euro. E l’accordo sarà formalizzato all’inizio del 2023, quando l’Alto rappresentante presenterà una proposta di modifica della decisione (PESC) 2021/509 del Consiglio.
Le sanzioni contro Mosca e Teheran
Nella loro riunione mensile a Bruxelles, attualmente in corso, i ministri cercheranno anche di concordare ulteriori sanzioni contro la Russia e Iran. In mattinata, arrivando al Consiglio, Borrell aveva riferito che non erano ancora arrivati ad un accordo sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca. «Bisogna capire che quando annunciamo le sanzioni sono solo proposte ma è il consiglio che decide e ci sono punti di vista diversi. Spero che si arrivi all’accordo, forse domani, ma non sarà facile», ha anche puntualizzato. Non è ancora chiaro se l’Ungheria userà il suo potere di veto, utilizzando quella che i diplomatici hanno denunciato come «diplomazia di ricatto», a causa di una disputa sui fondi Ue bloccati per Budapest. Per quanto riguarda l’Iran i ministri dovranno esaminare nuove sanzioni contro persone e organizzazioni iraniane per le violazioni dei diritti umani nell’ambito della repressione dei manifestanti e per la fornitura di droni alla Russia. «Approveremo un pacchetto di sanzioni molto duro», aveva annunciato Borrell. E l’Ue «intraprenderà ogni azione possibile per sostenere le giovani donne e i manifestanti pacifici».
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