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No! Non sono stati trovati «farmaci abortivi nei vaccini di Bill Gates» contro il tetano del Kenya

15 Dicembre 2022 - 23:10 Antonio Di Noto
I complottisti sono tornati a sostenere che i vaccini contro il tetano distribuiti in Kenya contenessero farmaci che riducono la fertilità della donne. Lo fanno, però, appellandosi a presunte prove confuse, parziali, e la cui validità è stata smentita dai loro stessi autori

«Un programma segreto per sterilizzare l’Africa». Secondo i teorici del complotto, questo è quello di cui da anni si occuperebbe il miliardario Bill Gates. Si tratta di una vecchia storia, ma questa si sono aggiunte delle analisi eseguite in maniera sommaria. Nello specifico, viene proposta la narrazione che vede dei vescovi kenioti contrari ai vaccini contro il tetano in quanto, sulla base di alcune analisi, conterrebbero una sostanza in grado di “sterilizzare” le donne del Paese.

Per chi ha fretta:

  • I complottisti continuano a sostenere che Bill Gates voglia ridurre la fertilità delle donne dei Paesi poco sviluppati.
  • Per farlo riesumano una vecchia storia, che circolava anni fa e già era stata smentita.
  • I vescovi kenioti sostengono che i vaccini contro il tetano distribuiti nel 2014 conterrebbero un ormone – l’HCG – che ingannerebbe il corpo convincendolo di essere in gestazione al fine di evitare vere gravidanze.
  • Le analisi ufficiali hanno evidenziato la presenza della sostanza in sole tre fiale su 59 esaminate.
  • Si tratta delle 3 fiale fornite dai vescovi.
  • Viene citato un articolo di revisione che raccoglie i risultati ufficiali per poi però offrire una conclusione basata sulle «opinioni» degli autori.
  • Uno dei test usati per le analisi non è adatto ai vaccini. Si usa per campioni organici umani.
  • L’articolo citato dai complottisti proviene da una testata nota per aver diffuso informazioni fuorvianti.

Analisi

È questa la descrizione di alcuni post che circolano su Facebook diffondendo la falsa notizia (ad esempio questo e questo).

«Sono stati trovati farmaci abortivi nel vaccino antitetanico di Bill Gates. Secondo LifeSiteNews, la Kenya Catholic Doctors Association afferma che i medici hanno scoperto prove di un programma di sterilizzazione di massa sponsorizzato dal governo keniota e finanziato da Gates».

In altri si può leggere:

«Programma segreto di sterilizzazione scoperto in Africa. L’Unicef, l’Oms, e la Bill&MelindaGatesFondation sono stati accusati di sterilizzare segretamente milioni di donne in Africa da medici in Kenya dopo che sono stati trovati farmaci abortivi in un vaccino contro il tetano. »

Di seguito vediamo gli screenshot di due post.

Ricercando l’articolo menzionato, è possibile verificare che questo non è più presente sul sito Lifesite News. Dagli screenshot, però, si nota la data di pubblicazione: 10 giugno 2017. Proprio in quell’anno, l’ex primo ministro del Kenya e leader dell’opposizione, Raila Odinga, aveva dichiarato che nella campagna vaccinale contro il tetano del 2014 c’erano delle presunte irregolarità. Secondo l’uomo, il vaccino introdurrebbe nel corpo delle donne l’ormone HCG, che viene prodotto dalle donne durante la gravidanza, di fatto sterilizzando quelle che si sottopongono all’inoculazione poiché il corpo, ricevendo l’ormone fuori da una gravidanza, deciderebbe di disfarsene impedendone di successive.

L’articolo di Lifesite e la (bassa) reputazione del sito

Innanzitutto, è importante notare che Lifesite News è noto per la diffusione di teorie del complotto, oltre che per essere apertamente antiabortista, generalmente discriminatorio nei confronti della comunità Lgbtq+, e ultraconservatore. A causa della diffusione di informazioni false – anche relative al Covid, in tempi recenti – i contenuti di Lifesite News sono stati bannati da Twitter, Facebook, e YouTube. I colleghi di Snopes hanno definito la testata come diffusore di informazioni fuorvianti.

«L’opinione» sugli incontrovertibili risultati ufficiali

Uno dei post su Facebook mostra un articolo pubblicato sulla rivista Open Access Library Journal, che il sito specializzato Cite Factor indica come peer reviewed. Leggendo il documento, si scopre che questo è una revisione di quanto all’epoca della pubblicazione, nel 2017, era noto sulla questione.

Nello specifico, gli autori inizialmente menzionano la possibilità che nelle analisi dei vaccini contro il tetano vi siano stati degli errori, ma successivamente considerano questo un caso improbabile. Infine, sempre sulla base delle informazioni disponibili, senza condurre nuovi esperimenti, gli autori danno quella che loro stessi definiscono la loro opinione, pur consapevoli che «è impossibile essere certi di come l’HCG sia finito nei vaccini kenioti».

Tuttavia, proprio la possibilità di errori nelle analisi viene sottostimata arbitrariamente da Oller et al. Open si era già occupato della vicenda nel 2020, ricostruendo i passaggi che hanno portato all’interpretazione erronea e fuorviante delle analisi sui vaccini kenioti contro il tetano. Trovate lì l’analisi completa, e qui un riassunto integrato con il fact check degli elementi aggiunti dalla nuova ondata di disinformazione.

La vicenda

Nel 2017, l’ex leader keniota Raila Odinga rilanciò una denuncia dei vescovi del Paese del 2014. Poco dopo la comunicazione dei vescovi, il governo del Kenya aveva smentito che i vaccini adottati nell’ambito della campagna contro il tetano organizzata dallo Stato africano assieme all’Oms causassero infertilità. L’esecutivo keniota, infatti, aveva condotto delle analisi i cui risultati non evidenziavano tracce di HCG nei vaccini.

Per risolvere l’impasse, i vescovi e il ministero della Salute organizzarono quindi un’inchiesta comune. Nel dicembre del 2014, vennero analizzate 59 fiale provenienti da diversi laboratori. Solo in tre di queste venne trovato l’HCG: quelle fornite – coincidenza degna di nota – dal laboratorio della conferenza episcopale keniota. Vennero effettuate ulteriori analisi su altri campioni dello stesso lotto, che risultarono regolari. Il risultato è lo stesso indicato nella revisione analizzata poco fa che quindi avanza dubbi sulla sicurezza dei vaccini nonostante gli unici problemi siano stati rilevati nelle tre fiale fornite dai vescovi kenioti.

C’è poi un’altra questione, già trattata nel nostro precedente articolo sull’argomento. Analisi condotte da un altro laboratorio – chiamato Lancet Kenya, ma che nulla a che vedere con l’omonima rivista scientifica – secondo Odinga avrebbero evidenziato la presenza dell’HCG nei vaccini. Tuttavia, come affermato dallo stesso laboratorio, il risultato è un falso positivo. I campioni, infatti, sono stati analizzati tramite un test ELISA, normalmente dedicato ai campioni organici umani, come il plasma sanguigno. Inoltre, quello di Lancet è uno degli studi citato dall’articolo di revisione, che quindi considera uno studio in realtà smentito dai suoi stessi autori.

Conclusioni:

I teorici del complotto sono tornati a sostenere che i vaccini contro il tetano distribuiti in Kenya contenessero farmaci che riducono la fertilità della donne. Lo fanno, però, appellandosi a presunte prove confuse, parziali, e la cui validità è stata smentita dai loro stessi autori.

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