Qatargate, Elly Schlein e la foto con Panzeri: «Lo conoscevo ma non mi sarei mai aspettata tutto questo»

La deputata dem condanna duramente quanto emerso dalle indagini della polizia belga in merito alle presunte tangenti pagate dal Paese del Golfo

Una «vicenda gravissima e vergognosa, di proporzioni enormi»: così la candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein commenta l’indagine per corruzione che ha sconvolto Bruxelles negli ultimi giorni. E che vede coinvolti, tra gli altri, l’ex eurodeputato socialdemocratico Antonio Panzeri e l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili. Entrambi volti noti a Schlein, che ad Agorà, su Rai Tre, racconta: «Sono stata europarlamentare, Panzeri lo conoscevo, mai mi sarei aspettata di vedere questo. Kaili era europarlamentare nella mia stessa legislatura». L’indignazione legata all’inchiesta della polizia belga ha fatto riemergere vecchie foto degli accusati, una di queste ritrae Panzeri al fianco di Schlein mentre impugnano due cartelli con la frase «Our rights are not negotiable». Un’immagine di cui, a detta della deputata dem, si sta facendo «un utilizzo strumentale»: «Se avessi avuto elementi per immaginare episodi così gravi mi sarei rivolta alle autorità, naturalmente». Mentre «la mia condanna non può che essere netta», sentenzia. Nonostante si annoveri «tra i più garantisti», infatti, ritiene che «i fatti siano gravissimi»: «vedremo le indagini, ma quando c’è una flagranza di reato di questo calibro» il quadro non è certo dei migliori. Aggiunge infine: «I corrotti ne risponderanno davanti alla giustizia, se le accuse verranno confermate, e bisogna stringere le maglie dei controlli. La questione morale è attuale, c’è sia a destra sia a sinistra, non bastano le indagini, ma serve una reazione di istituzioni e politica stringendo i controlli».


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