Francia, sciopero dei treni fino a Capodanno: Natale a rischio per 200 mila viaggiatori

I controllori della compagnia pubblica d’Oltralpe Sncf hanno indetto uno sciopero che colpirà i treni ad alta velocità

Natale a rischio per circa 200 mila francesi che devono viaggiare in treno. I controllori della compagnia pubblica d’Oltralpe Sncf hanno infatti indetto uno sciopero durante le feste natalizie che colpirà i treni ad alta velocità Tgv. Secondo il preavviso di sciopero diramato dalla società, su 800 mila viaggiatori che hanno già acquistato un biglietto per il fine settimana di Natale, in 200 mila rimarranno a piedi poiché i treni che circoleranno in questo periodo – fa sapere Sncf – saranno «appena due su tre». Per il portavoce del governo, Olivier Véran, «a Natale non si sciopera». «Non rimetto ovviamente in discussione il diritto di sciopero, né il diritto dei dipendenti di manifestare o di mobilitarsi ma francamente, è proprio indispensabile farlo durante un week-end di Natale? La risposta è no», ha aggiunto. Una posizione, quella del funzionario francese, ammorbidita durante un’intervista ai microfoni di France Inter. «Non voglio gettare benzina sul fuoco, ma in poco meno di due anni – ha puntualizzato – c’è stato all’incirca il 12% di aumento salariale per le persone che oggi fanno lo sciopero». Il movimento di protesta dei controllori, lanciato inizialmente dal «Collectif national ASCT» – un collettivo formatosi al di fuori dell’ambito sindacale – chiede ormai da mesi un migliore riconoscimento delle loro specificità professionali. Motivazione che ha spinto il personale delle compagnie ferroviarie a scioperare da venerdì 23 dicembre fino all’inizio del nuovo anno. «Posso capire che ci siano delle richieste, ma per le vacanze di Natale non è il momento. Eppure abbiamo fatto di tutto per evitare questo sciopero, abbiamo dato ogni possibilità al dialogo sociale» ha ribadito Christophe Fanichet, ceo di Sncf che ha promesso un rimborso del 200% sul prezzo del biglietto cancellato. Tuttavia, per il portavoce del governo francese questa decisione non può compensare il fatto che le persone siano costrette a non festeggiare coi propri cari il giorno di Natale. «Se c’è gente che verrà per davvero privata del Natale in famiglia, non sono sicuro che il rimborso possa compensare. La vita non è facile per i francesi: con la guerra alle porte dell’Europa, abbiamo bisogno di poterci ritrovare insieme, di respirare», ha proseguito. Quindi l’appello agli scioperanti: «Rivedete la vostra posizione».


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