Il governo accelera sulla cessione di Ita Airways, l’ad: «Dopo 20 anni, i ricavi superano i costi». Lufthansa pronta a comprare

Il ministro dell’Economia Giorgetti: «Cerchiamo un partner che faccia funzionare il nostro vettore»

Via libera dal Consiglio dei ministri a un nuovo Dpcm che sostituisce quello dello scorso marzo. L’esecutivo aveva bisogno di cambiare le norme per accelerare sulla procedura di cessione di Ita Airways: se la norma precedente prevedeva che la compagnia aerea potesse essere venduta con una gara – avviata dal governo Draghi – o con una trattativa diretta, adesso è contemplata la possibilità di un aumento di capitale riservato all’acquirente prescelto. Non solo. Il governo Meloni, con questo aggiornamento del Dpcm, include la possibilità che lo Stato conservi una quota di maggioranza del capitale, mentre con la versione di marzo il Tesoro sarebbe dovuto passare subito in minoranza. Il vettore tedesco Lufthansa, dunque, è sempre più prossimo all’acquisto di Ita Airways, grazie all’aumento di capitale riservatogli dal governo italiano. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti commenta: «Cerchiamo un partner che faccia funzionare il nostro vettore».


Fonti dell’esecutivo fanno sapere che, ai fini della vendita, assume una certa importanza il piano industriale del candidato acquirente. Inoltre, dicono, il Dpcm ha lo scopo primario di accelerare la compravendita, «nel migliore interesse della compagnia». Ora il decreto deve passare all’esame della Corte dei conti. Intanto, da Trieste, l’amministratore delegato di Ita Airways, Fabio Lazzerini, sottolinea che i tedeschi non entreranno in una compagnia in crisi. Anzi: «Per la prima volta, negli ultimi venti anni della compagnia di bandiera italiana, i ricavi superano i costi. C’è stata molta attenzione ai costi. L’aumento di carburante, del 107%, ha impattato solo per il 55-60% dei conti, il resto è stato compensato da maggiori ricavi e dal risparmio dei costi. Siamo una startup nata nell’ottobre 2021 – ha chiosa -, poco dopo c’è stato Omicron, poi guerra, poi il caro carburante. Eppure, nonostante questo, la compagnia sta avendo performance decisamente superiori alle aspettative».


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