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Questo discorso sull’imposta successoria non è di Elly Schlein (e non l’ha pronunciato)

24 Dicembre 2022 - 18:25 Redazione
Il discorso ha animato il dibattito sui social, ma gli insulti rivolti alla candidata per la segreteria del Pd risultano privi di fondamento

Da quando Elly Schlein ha deciso di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico, il suo nome è entrato nel radar dei detrattori, finendo inevitabilmente coinvolto in qualche fake news volta a dividere e polarizzare il dibattito social. Questo è per esempio il caso di una sua presunta citazione sulla tassa successoria che ha iniziato a far molto discutere gli utenti su Facebook.

Per chi ha fretta:

  • Circola sui social una frase sull’imposta successoria, attribuita alla candidata alla guida del Pd Elly Schlein.
  • La frase ha scatenato l’indignazione del web, ma in realtà non è mai stata pronunciata da Schlein.
  • Risulta infatti un collage di alcune parole formulate dall’economista e politico Luigi Einaudi, morto nel 1961.

Analisi

«In una società sana, duratura, i giovani debbono potere partire da situazioni non troppo disuguali. Il che si ottiene da un lato dando a tutti i giovani la possibilità di studiare a spese dello Stato. Ma il fine si ottiene altresì decimando le fortune acquisite da tempo: l’imposta successoria deve essere congegnata in modo che gli eredi siano costretti a trasferirne allo Stato una porzione sempre più grande, sino al tutto, ad ogni successivo trapasso». Questo discorso si legge in una foto diventata virale, in cui le parole vengono affiancate alla faccia sorridente dell’aspirante segretaria dem Elly Schlein. Una posizione, quella espressa nel testo, che non ha tardato a scatenare l’indignazione degli utenti sul web.

«Signora Schlein, intanto dia il buon esempio e cominci a trasferire allo Stato italiano la sua eredità, che mi pare cospicua», si legge per esempio in questo post. «Addirittura adesso la Schlein propone una tassa di successione che dia allo stato la totalità dell’eredità! Una più disturbata è difficile trovarla!», fa eco quest’altro utente. «Non può aver detto veramente una cosa del genere…», si chiede quest’altro. «Ditemi che sta roba qui é fake», chiede un altro post. Richiesta accolta: la frase citata non è stata infatti pronunciata da Elly Schlein.

La sua reale paternità è attribuibile al politico ed economista (nonché membro dell’Assemblea Costituente) Luigi Einaudi. Secondo quanto apprendiamo dal sito ufficiale della fondazione che porta il suo nome, Einaudi si espresse in merito al tema dell’imposta successoria in tre diverse occasioni: tra le colonne di «Risorgimento liberale», 6 marzo 1946, pp. 1-2; tra quelle de «L’Opinione», 9 marzo 1946, p. 1; e infine ne L’imposta patrimoniale, Roma, Edizioni de «La Città libera», 1946, pp. 50-56.

La frase attribuita a Schlein per creare scompiglio risulta essere un collage di interventi più dettagliati. Ne riportiamo di seguito i passaggi fondamentali, per intero:

Dissi altra volta che, in una società sana, duratura, i giovani debbono potere partire da situazioni non troppo disuguali. Il che si ottiene da un lato dando a tutti i giovani la possibilità di studiare, dagli asili d’infanzia alle università ed oltre, a spese dello stato, senza onere di tasse, di libri, di pensione ed altro a carico dei genitori. A nessuno deve essere vietato, solo perché è povero, di arrivare ai gradi più alti della gerarchia sociale od, in ogni modo, di farsi valere per quel che veramente egli vale. Ma il fine si ottiene altresì decimando le fortune acquisite da tempo, cosicché i nipoti ed i pronipoti di chi formò una fortuna, non possano valersene se non in parte ed alla fine non possano valersene affatto, nella gara per la vita.

E ancora:

In secondo luogo, la imposta successoria deve essere congegnata in modo che gli eredi di colui che formò una fortuna, piccola o grande, con l’opera sua e con il suo patrimonio, mentre sono costretti a trasferirne allo stato una porzione sempre più grande, sino al tutto, ad ogni successivo trapasso a causa di morte, siano contemporaneamente indotti, se vogliono conservare il podere, la casa, l’industria avita, a ricostituire col lavoro e col risparmio la quota che essi debbono consegnare allo stato.

Conclusioni

La frase che ha scatenato l’indignazione degli utenti sul web riguardo l’imposta successoria è stata attribuita ad Elly Schlein, ma in realtà la candidata alla guida Pd non ha mai pronunciato una simile arringa. La paternità del concetto espresso nel meme è in realtà attribuibile al politico, intellettuale ed economista Luigi Einaudi, morto nel 1961.

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