Decreto sicurezza, i vescovi contro il governo: «È basato sul nulla, cadrà presto»

Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione Cei per le migrazioni, ha criticato il testo approvato ieri sulla condotta per le Ong

L’approvazione del decreto migranti – o decreto sicurezza – è arrivata ieri sera, mercoledì 28 dicembre, durante il consiglio dei ministri. Dopo la reazione di alcune Ong, che ne hanno criticato il contenuto – soprattutto il sistema di sanzioni fino a 50mila euro e il sequestro della nave impiegata per il soccorso se non viene rispettato il nuovo codice di condotta – è arrivata la bocciatura da parte dei vescovi. «È paradossale che sia considerato uno strumento di insicurezza uno strumento che in questi anni è stato di sicurezza per almeno il 10% delle persone che sono sbarcate nel nostro Paese e in Europa”, cioè le navi delle Ong, “sia considerato uno strumento di insicurezza», ha detto a Vatican News monsignor Gian Carlo Perego, riferendosi al lavoro di ricerca e soccorso delle navi ong, responsabili quest’anno del 10 per cento dei salvataggi, «credo che questo decreto cadrà presto, nel senso che è costruito sul nulla, costruito soprattutto su un segnale di insicurezza che è in realtà è fasullo», ha concluso l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione Cei per le migrazioni.


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