Il Comitato olimpico chiude le porte dello sport alla Russia anche per il 2023: «Le sanzioni restino in vigore» – Il video

Il presidente del Cio: «Vogliamo vedere una squadra forte dell’Ucraina alle Olimpiadi di Parigi 2024 e di Milano Cortina 2026»

Nessuna riammissione di Russia e Bielorussia alle competizioni sportive internazionali previste per il 2023. La conferma è arrivata dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), Thomas Bach, secondo cui «le sanzioni a Mosca e Minsk devono restare in vigore» anche per il prossimo anno. Dal giorno dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe, infatti, il Cio ha bandito Russia e Bielorussia dall’organizzazione di qualsiasi competizione sportiva a livello internazionale e vietato agli atleti dei due Paesi di partecipare ai Mondiali e alle Olimpiadi. Ma nelle ultime settimane si era diffusa la notizia di una possibile apertura, anche in relazione alla proposta degli Stati Uniti di riammettere la Russia a Parigi 2024, senza però la bandiera della Federazione. Proposta che aveva spinto il presidente ucraino Zelensky a chiedere direttamente a Bach di non fare retromarcia sulle decisioni prese in ambito sportivo e continuare sulla via della tolleranza zero. «Queste sanzioni contro Russia e Bielorussia devono e rimarranno saldamente in vigore», ha affermato oggi Bach, in un messaggio di fine anno. «In questo nuovo anno, gli atleti ucraini possono contare sul pieno impegno del Cio e dell’intero movimento olimpico nel segno della solidarietà – ha aggiunto Bach -. Vogliamo vedere una squadra forte dell’Ucraina alle Olimpiadi di Parigi 2024 e di Milano Cortina 2026», ha concluso.


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