Lo spettacolo delle bolle di sapone che si ghiacciano: qual è l’origine di questi video virali?

È un esperimento semplice e che possono provare a fare tutti. Con una sola avvertenza: c’è bisogno che la temperatura sia di parecchi gradi sotto zero

Se fosse autunno, si direbbe che i video delle bolle di sapone ghiacciate, durante le festività natalizie, spuntano come funghi. Invece, anche se le tiepide temperature possono confondere, è pieno inverno, stagione in cui social e chat di Whatsapp pullulano di video dove la magia delle bolle di sapone incontra le leggi della fisica. Forse è più fortunata la dicitura inglese, freezing bubbles: per realizzarle, servono davvero pochi accorgimenti. Lo scopriremo più avanti, prima cerchiamo di risalire all’origine della loro popolarità. In verità, non è possibile risalire alla prima persona che ha pensato di praticare uno dei giochi preferiti dai bambini su superfici gelide, creando così delle sfere di ghiaccio. Quel che è certo è che grazie alla rete, nel tempo youtuber, fotografi o semplici utenti si sono affermati come esperti di queste opere d’arte estemporanee. Ad esempio, tra i primi video virali ci sono quelli di Craig Boehm. Il fotografo canadese, cresciuto e ancora residente a Regina, è un cosiddetto cacciatore di tempeste.


Sul suo sito web, si racconta così: «Ho sempre avuto la passione per un buon temporale nella prateria. Da bambino ricordo che ogni volta che c’era un temporale, guardavo fuori dalla finestra sperando di intravedere un fulmine». Dal 2012, la fotografia diventa il suo lavoro a tempo pieno. D’estate fotografa tempeste, aurore e altri spettacoli naturali nella provincia canadese di Saskatchewan, in inverno si diletta nei paesaggi ghiacciati. La sua prima freezing bubble risale all’11 gennaio 2016. Da allora, come ammette lui stesso, ne ha fatti di progressi. Craig Hilts, omonimo e connazionale di Boehm, si è guadagnato persino un servizio sulla Cbc, l’emittente radiotelevisiva pubblica del Canada per le sue bolle ghiacciate. A chi volesse cimentarsi nella pratica, consiglia di usare una normale miscela per bolle, «di quelle che si vendono al negozio», e di «coprirsi bene e tenere in caldo una cioccolata calda, per riscaldarsi una volta rientrati in casa». Già perché la temperatura esterna per far gelare le proprie bolle non può essere superiore ai -15 °C. Anzi, alcuni siti individuano in -25 °C la temperatura ideale.


Come realizzare una bolla di sapone ghiacciata

Anche se i video mostrati sembrano essere girati in time-lapse, quindi velocizzati artificiosamente, in realtà il processo di formazione di una freezing bubble è naturalmente rapido. Funziona così: le bolle di acqua e sapone, quando vengono “soffiate”, si compongono di tre strati sottilissimi. Bisogna immaginare una pellicola di acqua pura compressa tra due strati di acqua mescolata al sapone. A ghiacciarsi, quando le bolle sono adagiate su una superficie gelida, è solo uno dei tra strati di acqua, quello interno, perché la temperatura di congelamento dell’acqua “saponata” è molto più bassa. Le bolle ghiacciate, purtroppo, hanno vita breve. Quando si formano i cristalli di ghiaccio sulla superficie, che di volta in volta assumono le sembianze di felci, forme geometriche, contemporaneamente la bolla subisce delle micro fratture. L’aria intrappolata nella sfera comincia a fuoriuscire dagli spazi impercettibili che si aprono tra i cristalli e, quando la pressione interna cala sotto una certa soglia, la bolla implode. Adesso, ultima cosa che c’è da sapere: come preparare una soluzione per le proprie freezing bubbles?

  • 200 millilitri di acqua calda
  • 35 millilitri di sciroppo di mais
  • 35 millilitri di detersivo per piatti
  • 2 cucchiai di zucchero

O, in alternativa:

  • 200 millilitri di acqua calda
  • 50 millilitri di detersivo per piatti
  • 1 cucchiaino di glicerina o glicerolo vegetale

Dopo aver mescolato le sostanze in una ciotola, è consigliabile riporla in freezer per circa 30 minuti: abbassando la temperatura del composto, si rende più rapido il congelamento della bolla. Adesso non resta che usare una cannuccia per “soffiare” le bolle su una superficie fredda, meglio se ruvida, e vederle ghiacciare.

Alcuni esempi di video che riprendono la creazione di una freezing bubble

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