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Donetsk, Mosca ammette le prime vittime sul bombardamento della caserma di Makiivka: «63 soldati uccisi». Ma per Kiev sono centinaia – Il video

02 Gennaio 2023 - 15:05 Redazione
Arrivano le prime ammissioni di Mosca sul numero delle vittime, ma Kiev sostiene che le perdite per Mosca siano state molto più elevate

Nel bombardamento di Makiivka, nella regione di Donetsk, nella notte tra il 31 dicembre e Capodanno missili ucraini hanno colpito una struttura che fungeva da caserma per i soldati di Mosca. Per la prima volta, il ministero della Difesa russa ha confermato che ci sono state vittime: «A seguito di un attacco di quattro missili con testata ad alto esplosivo su un punto di schieramento temporaneo, 63 militari russi sono stati uccisi». Poche ore prima le forze armate di Kiev, pur non rivendicando ufficialmente l’attacco, avevano annunciato che l’attacco, diretto non solo verso quella struttura ma anche contro altri punti della regione, aveva causato 400 vittime tra i soldati russi e circa 300 feriti. Il bombardamento, scrive l’agenzia Reuters, sarebbe stato effettuato con i razzi Himars (High Mobility Artillery Rocket System) ma non è stato possibile verificare in modo indipendente l’informazione. Nel report quotidiano del primo gennaio, il ministero della Difesa russo ha affermato di aver distrutto sette razzi Himars.

Daniil Bezsonov, funzionario filorusso della regione di Donetsk, ha parlato di un colpo in una scuola che fungeva da alloggio per il personale militare. Christo Gozev di Bellingcat ha mostrato su Twitter le immagini della scuola prima e dopo il bombardamento. Secondo il media d’opposizione bielorusso Nexta alcuni blogger russi hanno parlato di centinaia di vittime a Makiivka. In alcuni messaggi circolati su Telegram e ripresi su Twitter i blogger accusano l’esercito russo di aver lasciato fare una carneficina gli ucraini lasciando i soldati sotto i missili. Himars è un sistema di artiglieria lanciarazzi ad alta mobilità. Ovvero delle camionette sulle quali è montato un lanciarazzi in grado di sparare i missili ad una distanza di 70-80 kilometri, più del doppio (20-25 km) di quelli russi. Alexander Sladkov, corrispondente di guerra del canale televisivo Rossiya, ha dichiarato che nella base c’erano russi mobilitati. Il colpo alla base è stato sferrato a mezzanotte, mentre i soldati russi erano a tavola per festeggiare il Capodanno.

Foto di copertina: Christo Grozev/Twitter

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