Apple stufa dei ritardi sugli iPhone della taiwanese Foxconn: verso un maxi-ordine per la rivale cinese Luxshare

Sempre più pesanti sul bilancio di Cupertino i ritardi della produzione per i nuovi smartphone, dopo le rivolte per i ripetuti lockdown alla Foxconn per il Covid

La produzione della fascia più alta degli iPhone starebbe passando alla società cinese Luxshare precision, concorrente della taiwanese Foxconn, da cui Apple finora ha dipeso pesantemente. Un rapporto complicatosi negli ultimi mesi, dopo che nella cosiddetta iPhone city a Zhengzhou, dove sono concentrati i maxi-impianti che fabbricano i componenti degli smartphone d Cupertino, ci sono stati forti rallentamenti alla catena di produzione, dopo le proteste per i prolungati lockdown dovuti alla politica “zero Covid” di Pechino. Secondo il Financial times che cita alcune fonti, Apple sarebbe intenzionato a offrire a Luxshare un primo importante ordine per la produzione dei modelli premium di iPhone, così da recuperare i ritardi nelle consegne soprattutto dell’iPhone 14 accumulatisi sin dallo scorso novembre che sono costati ad Apple circa 1 miliardo di incassi alla settimana, mentre il titolo è ormai sceso sotto i 2 miliardi di dollari al Nasdaq per la prima volta da marzo 2021. Un duro colpo per la società di Taiwan da parte poi di Grace Wang, ex dirigente storica della Foxconn e poi fondatrice di Luxshare. Il rapporto tra Apple e Luxshare è cresciuto nel corso degli anni, dopo che la società cinese aveva iniziato a occuparsi della produzione degli AirPod. Attività che è valsa da formazione per la compagnia, che intanto ha guadagnato una crescente fiducia nei vertici di Apple, continuando a rosicchiare ordini su ordini commissionati da Cupertino. Fino a oggi, quando si è presentato il piatto forte, cioè la produzione degli iPhone 14 max, di cui già si occupa ma in quantità limitate.


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