Csm, trattativa in alto mare. I 5 stelle potrebbero tentare l’elezione di Bonafede

L’ex ministro della Giustizia nei governi Conte I e II potrebbe essere uno dei dieci membri laici che il Parlamento si appresta a nominare

La partita per l’elezione dei membri laici del Consiglio superiore della magistratura entra nel vivo, e sembra lontano l’accordo tra maggioranza e opposizione prima della convocazione della seduta comune del prossimo martedì 17 gennaio in cui il Parlamento dovrebbe eleggere i 10 nuovi membri del Csm. Nelle ultime settimane la già corposa lista di candidati è andata ingrossandosi, e ora sono ben 239 i nomi pubblicati sul sito della Camera che ambiscono a essere nominati. Stando alle ultime indiscrezioni, Fratelli d’Italia punterebbe a eleggere quattro togati, mentre gli altri partiti sono ancora incerti sull’esito della trattativa. Uno dei nomi che si fa strada è quello dell’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che il Movimento 5 stelle non ha ricandidato alle scorse legislative per il vincolo del doppio mandato e che ora punterebbe a far eleggere. Ma finora i partiti non hanno ancora trovato un accordo e la partita rimane aperta.


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