Torino, Kevin Spacey e le accuse di molestie: «Non sono andato a vivere in un grotta: vivo in pubblico ogni giorno»

Per l’attore «non è una ripartenza», ma ha espresso la propria gratitudine a Franco Nero «per avermi offerto un film quando tutti gli altri avevano paura»

«Non mi sono mai nascosto, non sono andato a vivere in una grotta». Così Kevin Spacey, da Torino dove si trova per tenere una masterclass, parla dell’impatto delle accuse di molestie sessuali sulla sua vita. «Vivo la mia vita ogni giorno, vado al ristorante, incontro le persone, guido, gioco a tennis, ho sempre incontrato persone generose, genuine e compassionevoli», aggiunge l’attore due volte premio Oscar. Spacey, dichiaratamente omosessuale, è stato accusato nel 2017 di molestie sessuali da Anthony Rapp, sull’onda del caso Weinstein. Ad ottobre 2022, il tribunale di New York ha giudicato l’attore innocente, ma Spacey rimane a processo per altri 12 capi d’accusa. Accuse rivoltegli da altri quattro uomini che denunciato presunte molestie avvenute tra il 2001 e il 2013.


«Non chiamatela ripartenza»

Non senza polemica, e con il supporto di Vittorio Sgarbi, Spacey è a Torino dove, oltre a tenere la masterclass è previsto che riceva il premio Stella della Mole a cui si associa la proiezione di American Beauty, lungometraggio che valse a Spacey il suo secondo Oscar. «Non è una ripartenza», per l’attore, dato che, come ribadisce, non si è mai fermato. Dal capoluogo piemontese si è anche collegato all’udienza della Southwark Crown Court di Londra di fronte alla quale ha ribadito la sua innocenza. L’attore 63enne ha anche voluto esprimere la propria gratitudine al collega e regista italiano Franco Nero «che mi ha voluto nel suo film L’uomo che disegnò Dio, per il gesto ancora prima che per la parte. Sarò grato per tutta la vita a Franco Nero per avermi fatto tornare sul set, per avermi offerto un film quando tutti gli altri avevano paura. Mi ha chiamato e mi ha detto “indipendentemente da tutto” voglio che tu sia nel film e questo non solo come persona ma come attore ha significato moltissimo».


La carriera distrutta dalle accuse

Anche Spacey ha continuato a condurre una vita quanto più normale possibile, la tempesta che lo ha investito nel 2017 ha mostrato i suoi effetti. E si evince dalla frase rivolta a Nero. Quando il caso è scoppiato, Spacey stava girando il film Tutti i Soldi del Mondo di Ridley Scott. Venne immediatamente sostituito da  Cristopher Plummer. Quel tipo di carriera è stata spazzata via, e con essa ruoli come il Come ha spiegato lui stesso a Torino, le parti come il Lester Burnham di American Beauty o il Frank Underwood di House of Cards. Ora ci sono produzioni minori, come Once upon a time in Croatia di Jacov Sedlar e Peter 58 di Micheal Zaiko Hall. «La vita è piena di occasioni e opportunità di imparare. A volte è importante stare in silenzio e ascoltare, e nel silenzio trovare le risposte», ha dichiarato Spacey.

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