La delusione di Lavrov per l’Italia: «Costretta dell’Europa a guidare il fronte anti-russo». Lodi a Berlusconi: «Favorì il dialogo Nato-Mosca»

«Mi piacciono gli italiani, sono molto simili a noi russi. Il loro atteggiamento di scontro è frutto di un’imposizione», ha teorizzato il ministro degli Esteri di Mosca

È «una sorpresa vedere l’Italia diventare uno dei leader del fronte anti-russo». Lo ha detto il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov commentando la posizione che Roma ha assunto rispetto al conflitto in Ucraina, in corso ormai da quasi undici mesi. «Mi piacciono gli italiani», ha continuato il ministro durante un dialogo con la stampa: «sono molto simili ai russi, e ai russi piace il modo di vivere italiano. Non riesco a vederli come gente che costruisce muri e barriere». Per questo Lavrov considera «l’atteggiamento di scontro» assunto dall’Italia contro la Russia «un’imposizione che arriva dall’Europa». Rispondendo a una domanda dell’Ansa il ministro ha fatto riferimento anche all’ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: «Ha dato un contributo per cercare di costruire le relazioni tra Russia e Nato. In particolare l’allora premier italiano avviò il vertice di Pratica di Mare nel 2002». Nel dialogo con la stampa, Lavrov non ha mancato di tornare ad attaccare anche degli Stati Uniti, che per il ministro «non hanno proclamato una mobilitazione parziale come la Russia, ma una mobilitazione totale di tutto l’Occidente per puntare al dominio del mondo». «Il primo obiettivo è la Russia, e poi verrà la Cina, questo non è uno scherzo», ha rincarato la dose Lavrov, secondo il quale i rapporti tra Washington e Mosca «non torneranno a essere più come quelli di un tempo». Quanto ai futuribili negoziati per mettere fine alla guerra, Lavrov ha rilanciato la palla nel campo opposto: «Tutti stanno sollecitando i colloqui, ma poi l’assistente del presidente degli Stati Uniti per la sicurezza nazionale dirà in una conferenza stampa da qualche parte, come fa di tanto in tanto: “Il tempo non è maturo per i negoziati, dobbiamo aiutare l’Ucraina a migliorare le sue posizioni sul campo di battaglia”». Come riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, per Lavrov Mosca non può considerare comunque al momento di avviare colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Non staremo ad ascoltare le sue bizzarre iniziative di pace per la risoluzione del conflitto».


Leggi anche: