Maria Elena Boschi sulle orme di San Francesco

Dona tutto il suo stipendio ai poverelli di Italia Viva

Maria Elena Boschi è andata in testa a dicembre nell’elenco dei finanziatori di Italia Viva. Dieci giorni prima del Natale ha infatti girato al suo partito fondato e guidato da Matteo Renzi un bonifico di 73.774, 80 euro. Cifra enorme, che vale come 12 anni di versamenti mensili di 500 euro, che è la cifra con cui generalmente si autotassano i parlamentari di quel partito. Solo grandi imprenditori e finanzieri supporter della politica si erano avvicinati a quella somma e in qualche caso l’hanno superata. Ma il finanziamento massimo che per legge si può dare a un partito in un anno è 100 mila euro. Boschi ha fatto un grande sforzo, perché il suo reddito annuale è addirittura inferiore alla cifra donata. Sembra avere seguito le orme di San Francesco, vendendo tutto per donarlo a quei poverelli di Italia Viva, che in questi anni hanno faticato per sostenere la nascita e la crescita del nuovo partito. Proprio ora Boschi ha pubblicato la sua dichiarazione dei redditi 2022, che segnala un reddito annuale complessivo di 98.471 euro, su cui però vengono pagate imposte nette di 33.047 euro. In tasca le restano 65.424 euro in un anno, cifra inferiore a quella donata al partito.


A scorrere gli elenchi dei finanziatori (pubblicati sul sito del Parlamento italiano) a Open era venuto il dubbio di un costoso refuso, vista la grande differenza rispetto agli altri versamenti dei parlamentari e sostenitori. A meno che Boschi non fosse stata protagonista di una vincita alla lotteria che ha voluto poi dividere con i compagni di partito. Ma è lei stessa a confermare l’importo e a escludere di essere stata baciata dalla fortuna: «No, no», ha risposto, «credo nel mio partito». Amen.


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