La campagna di Libia del governo Meloni, la premier a Tripoli: «Vi aiuteremo a diventare più ricchi, cooperazione non predatoria» – Il video

Oltre alla questione migranti, sul tavolo anche l’accordo tra Eni e la compagnia petrolifera National Oil Corporation per 8 miliardi di valore

«L’Italia può e vuole giocare un ruolo importante anche nella capacità di aiutare i Paesi africani a crescere e a diventare più ricchi», così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Tripoli durante l’incontro con il primo ministro del Governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh. «Una cooperazione che non vuole essere predatoria», ha continuato la premier, «una cooperazione che vuole lasciare qualcosa nelle nazioni» in cui viene attuata. A Tripoli, accompagnata dai ministri degli Esteri, Antonio Tajani, e dell’Interno, Matteo Piantedosi, Giorgia Meloni ha chiarito le ragioni della missione del Governo italiano nel Paese Nordafricano. Accolta all’atterraggio da un mazzo di rose e sorrisi, aveva in agenda una serie di incontri istituzionali tra cui anche quello il Presidente del Consiglio Presidenziale dello Stato di Libia, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. Tra i temi più urgenti sul tavolo l’accordo tra Eni e la compagnia petrolifera National Oil Corporation per 8 miliardi di valore e la questione migranti.


L’immigrazione

«Il contrasto ai flussi di immigrazione irregolare per noi rimane un dossier centrale – ha detto la premier Meloni – Nonostante gli sforzi, i numeri delle migrazioni irregolari dalla Libia verso l’Italia sono ancora alti. Gli ingressi irregolari in Italia – ha aggiunto – sono oltre il 50% delle persone che vengono dalla Libia, si devono intensificare gli sforzi in materia di contrasto al traffico e alla tratta di esseri umani, assicurando un trattamento umano alle persone interessate». «Noi – ha aggiunto la premier a Tripoli – restiamo determinati a confermare il nostro impegno costante a supporto delle autorità libiche nella gestione dei flussi, e nell’assistenza alle comunità locali abbiamo tra l’altro le nostre iniziative in tema di fondo migrazioni. Ma crediamo che su questo si può e si deve fare di più».

L’accordo con la Guardia costiera libica

Il premier libico Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh ha annunciato la firma di un memorandum d’intesa tra i ministri degli Esteri italiano e libico per sostenere Tripoli con cinque navi attrezzate per la ricerca e il soccorso di migranti in difficoltà in mare.

L’accordo sull’energia

Dell’accordo energetico ha parlato invece, l’ad di Eni, Claudio Descalzi anche lui parte della delegazione italiana L’accordo di oggi, ha spiegato, “consentirà di effettuare importanti investimenti nel settore dell’energia in Libia, contribuendo allo sviluppo e alla creazione di lavoro nel Paese, e rafforzando la posizione di Eni come primo operatore in Libia.” L’accordo serve ad avviare lo sviluppo delle “Strutture A&E” con la libica National Oil Corporation (Noc).

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