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Messina Denaro, un testimone alle Iene: «Ero ai festini col boss: c’era anche un politico e uno delle forze dell’ordine»

30 Gennaio 2023 - 14:00 Redazione
matteo messina denaro secondo covo bunker ripulito
matteo messina denaro secondo covo bunker ripulito
Il racconto raccolto di Ismaele La Vardera, vice presidente della Commissione Antimafia in Sicilia: «Restituirò ai magistrati tutto quello che so»

«Matteo Messina Denaro frequentava salotti importanti della borghesia e partecipava come nulla fosse a dei festini». Ha dell’incredibile il racconto che Ismaele La Vardera, vice presidente della Commissione Antimafia della regione Sicilia, ha deciso di fare ai microfoni de Le Iene, in un servizio esclusivo che andrà in onda nella puntata di domani in prima serata su Italia Uno. Nel servizio, curato da Filippo Roma, il deputato regionale racconta la testimonianza di un presunto testimone che avrebbe partecipato insieme a Matteo Messina Denaro ad alcuni festini in una villa del palermitano. Eventi a cui, sempre secondo il testimone, avrebbero preso parte anche un uomo appartenente alle forze dell’ordine, un medico e un «noto politico italiano» di cui ancora non è stata svelata l’identità. «Il testimone è una persona per bene, che fa una vita normale, che aveva paura di parlare, perché le cose che poteva raccontare erano molto delicate e parlavano proprio di quella zona d’ombra che avrebbe potuto proteggere il boss latitante», racconta La Vardera, ex Iena e oggi membro dell’antimafia siciliana.

La testimonianza

Insieme a Filippo Roma, il deputato siciliano eletto tra le fila di Sud chiama Nord, ripercorre i passi più salienti della testimonianza, che ha già denunciato anche agli inquirenti. «Ma che vuol dire che ha visto uomini che rappresenterebbero la legge insieme al boss Messina Denaro?», chiede il giornalista de Le Iene a La Vardera. «Questa persona mi riferisce che ha partecipato più volte a delle feste private; quindi, non si poteva entrare facilmente – risponde il politico siciliano -. Il dove non posso dirtelo, perché inevitabilmente può fare risalire a questa persona. L’obiettivo è restituire ai magistrati tutto quello che so senza filtri. E a voi, semplicemente, frammenti di racconto, per il semplice fatto che questa storia più persone la sappiamo meglio è». E sulla necessità di verificare la veridicità dei racconti del testimone, La Vardera precisa di aver già trovato «riscontri oggettivi attraverso visure catastali», che secondo lui renderebbero ancora più credibili le accuse dell’uomo.

Frammento della conversazione tra Ismaele La Vardera e il presunto testimone

La Vardera: “E com’è che tu arrivi a capire chi è Andrea Bonafede, cioè Matteo Messina Denaro?”

Testimone: Io sono consapevole che questa che mi è capitata è una situazione più grande di me. Finché non ho visto i giornali però non avevo collegato. Poi quando ho visto il suo viso, l’ho riconosciuto. Lui era lì.”

La Vardera: “Cioè Matteo Messina Denaro era lì?”

Testimone: Era lì, a quella festa. Quando l’ho visto, lui era lì seduto con uno che lavora a … (il testimone fa il nome del luogo che nel servizio sarà nascosto, ndr.), un appartenente alle forze dell’ordine ed uno che fa il medico.”

Il testimone aggiunge una serie di dettagli che porterebbero tutte all’identikit del boss latitante.

La Vardera: “Come fai a dire che è lui?”

Testimone: Il viso di adesso, era lui là. Quello che ho incontrato alla festa a … (indica una data che nel servizio sarà nascosta, ndr.), si vedeva che era malato e sofferente.”

La Vardera: “L’hai notato tu?”

Testimone: Si, si”

La Vardera: “Come si è presentato?”

Testimone: «Ciao sono Andrea» e aveva ferite post operatorie”

La Vardera: “Come l’hai capito?”

Testimone: Me L’ha detto lui, aveva una ferita fresca…aveva lo stesso occhiale scuro. E si vedeva un occhio difettoso sotto l’occhiale.”

La Vardera: “Com’era vestito?”

Testimone: In camicia e pantaloni. Sembrava una persona per bene, io ho notato un orologio importante. Aveva scarpa stile Hogan, ma della Hermes”.

La Vardera: “Lui parlava con altre persone?”

Testimone: Sì. Uno che io conosco che lavora nelle forze dell’ordine.”

La Vardera: “Come fai a sapere che faceva parte delle forze dell’ordine?”

Testimone: Perché… (spiega dove l’ha conosciuto ma nel servizio sarà occultato, ndr.). Poi, comunque sia, abbiamo parlato e mi ha fatto capire che lì non ci siamo mai visti.”

La Vardera: “Ah quindi lui ti ha detto non ci siamo mai visti?”

Testimone: “«Noi non ci siamo mai incontrati. Tu ti fai i fatti tuoi ed io i fatti miei e viviamo tutti felici e contenti».”

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