Il Parlamento europeo ha revocato l’immunità parlamentare per il belga Marc Tarabella e l’italiano Andrea Cozzolino, eurodeputati che secondo la procura di Bruxelles sarebbero coinvolti nel Qatargate. Al voto della Plenaria per alzata di mano ha partecipato lo stesso Tarabella, che ha votato a favore della revoca delle protezioni che impediscono alla magistratura di un Paese membro di arrestare un membro del Parlamento europeo. «Ho votato a favore – ha spiegato Tarabella – ora la giustizia farà il suo lavoro. Io avrò la possibilità di esprimermi e potrò rispondere agli attacchi della stampa». Dopo il voto di questa mattina in Plenaria, i due eurodeputati e le autorità riceveranno comunicazione formale della revoca dell’immunità, che diventa così di fatto operativa.
Le indagini
L’indagine su Cozzolino, eurodeputato del Partito Democratico, era partita dal sospetto dell’assistente Francesco Giorgi. Quest’ultimo, infatti, avrebbe riferito ai magistrati belgi di avere buone ragioni per sospettare che Cozzolino fosse associato ad Antonio Panzeri, anche lui coinvolto nel filone d’inchiesta del Qatargate. Per quanto riguarda Tarabella, politico belga di origini italiane e membro del gruppo S&D, i sospetti dei magistrati di Bruxelles sono nati da un suo discorso dello scorso novembre. In quell’occasione, Tarabella aveva descritto il Qatar come «un buon esempio da seguire per gli altri Paesi del vicinato». Frasi sospette che, secondo la magistratura belga, potrebbero svelare il coinvolgimento di Tarabella nella rete corruttiva allestita dal governo di Doha al parlamento europeo.
La difesa di Tarabella
L’eurodeputato belga, però, ribadisce la propria innocenza ed estraneità ai fatti. «Per rispetto delle autorità giudiziarie e del lavoro d’inchiesta, mi sono astenuto dal commentare le accuse della stampa», ha detto l’eurodeputato Tarabella ai cronisti dopo il via libera dell’Eurocamera alla revoca dell’immunità per lui e Cozzolino. «La tentazione di rispondere è stata forte – ha aggiunto – soprattutto perché sono innocente, ma non mi sono ancora espresso e non lo farò nemmeno oggi per riservare la prima parte delle mie spiegazioni al giudice. In ogni caso, sappiate che non ho nulla da rimproverarmi». L’avvocato di Tarabella ha fatto sapere che l’eurodeputato aspetterà a casa la prossima mossa degli inquirenti. Se nulla dovesse accadere nelle prossime due settimane, l’intenzione è di riprendere la sua normale attività da europarlamentare.
Foto di copertina: EPA/OLIVIER HOSLET | L’eurodeputato Marc Tarabella lascia l’emiciclo deopo la revoca dell’immunità (2 febbraio 2023)
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