Genova, professore di sostegno indagato per molestie allo studente «fragile»

La Procura ha disposto una perquisizione domiciliare e ha fatto sequestrare il telefonino dell’uomo

Avrebbe invitato un suo alunno a casa sua, con il pretesto di aiutarlo a fare i compiti ma il reale obiettivo di fare al ragazzo delle avances molto spinte (allungando persino le mani). Questa è la pesante accusa che adesso si trova a fronteggiare un professore di sostegno che lavorava presso un istituto superiore ligure. I fatti vengono raccontati oggi da Repubblica Genova: l’uomo avrebbe legato molto con il suo studente di 17 anni, che rientrava nella categoria di «fragile». Ovvero senza alcuna menomazione certificata, ma con qualche problema di apprendimento. La confidenza instauratasi tra i due avrebbe portato il ragazzo ad accettare l’invito nella casa del docente (di età compresa tra i 25 e i 30 anni). Ai tentativi di approccio di quest’ultimo il ragazzo avrebbe tuttavia risposto con un secco rifiuto. Il giorno dopo, il ragazzo avrebbe confidato quanto accaduto a un compagno di classe, che a sua volta si è rivolto a una professoressa. La donna ha infine deciso di recarsi al commissariato di polizia e denunciare l’accaduto, facendo scattare l’indagine. Adesso il professore di sostegno è indagato per tentata violenza sessuale. La Procura di Genova ha inoltre disposto una perquisizione domiciliare, e ha fatto sequestrare il telefonino dell’uomo e il suo computer, alla ricerca di una qualche conferma su quanto denunciato. Per il momento alcuni dei particolari raccontati, spiega ancora Repubblica, non avrebbero trovato riscontro. Nonostante ciò l’uomo, arrivato in provincia di Genova all’inizio dell’anno scolastico, dopo l’apertura dell’inchiesta ha lasciato la Regione per tornare nella sua città d’origine, nel Centro-Sud.


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