Niccolò Ciatti pestato e ucciso a Lloret de Mar: niente ergastolo per il killer, condannato a 23 anni

Il ceceno, ancora latitante, è già stato condannato a 15 anni di carcere in Spagna per la stessa vicenda. Il padre della vittima: «Contro mio figlio una crudeltà unica»

È stato condannato a 23 anni Rassoul Bissoultanov, il ceceno accusato della morte di Niccolò Ciatti, avvenuta nell’agosto del 2017 nel corso di un violento pestaggio fuori da una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Assise di Roma, che hanno ribadito l’accusa di omicidio volontario ma hanno escluso le aggravanti. Bissoultanov, attualmente latitante, è già stato condannato a 15 anni di carcere in Spagna per la stessa vicenda. Nella requisitoria di oggi alla Corte d’Assise di Roma, la procura aveva chiesto una condanna all’ergastolo per il ceceno. «Un omicidio commesso in pochi secondi: un crimine tremendo a cui hanno assistito molte persone, tra cui gli amici della vittima», ha detto oggi il pm Erminio Amelio davanti ai giudici. «Uccidere ha un significato ampio, può succedere in un incidente in auto o sul lavoro. Niccolò invece è stato ammazzato, assassinato, gli è stata tolta la vita in maniera crudele». All’udienza di oggi erano presenti anche la famiglia di Niccolò, originario di Scandicci, in provincia di Firenze. «Sicuramente non è l’ergastolo che pensavamo potesse arrivare per questo assassino, ma è sicuramente una condanna più significativa di quella che è stata comminata in Spagna», ha commentato Luigi Ciatti, padre di Niccolò. «Credo che la corte abbia riconosciuto delle attenuanti che sinceramente comprendo poco – ha aggiunto -. Quello che Bissoultanov ha fatto nei confronti di Niccolò credo sia di una crudeltà unica».


Foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI | Luigi Ciatti con i suoi avvocati, Agnese Usai (s) e Massimiliano Stiz (d), nel corso dell’udienza per l’omicidio di loro figlio Marco (Roma, 7 febbraio 2023)


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