Qatargate, arrestato l’eurodeputato Marc Tarabella

L’italo-belga è finito in stato di fermo dopo l’interrogatorio con il giudice istruttore Michel Claise

L’eurodeputato italo-belga Marc Tarabella è stato arrestato nell’inchiesta Qatargate, dopo che era stato interrogato questa mattina 10 febbraio dal giudice istruttore Michel Claise. A Tarabella era stata revocata l’immunità lo scorso 2 febbraio dal Parlamento europeo. Voto a cui lo stesso eurodeputato aveva partecipato. Tarabella era stato prelevato dalla polizia nella sua casa ad Anthisnes, comune vallone a Sud di Liegi per essere interrogato. Già espulso dal gruppo S&D, quello dei socialisti europei al Parlamento Ue, Tarabella si è sempre dichiarato estraneo ai fatti che gli sono stati contestati.


L’inchiesta

Dopo una prima perquisizione nelle scorse settimane in casa di Tarabella, gli inquirenti belgi sono tornati con ulteriori approfondimenti su una cassaforte di una banca a Liegi che apparterebbe all’eurodeputato. Perquisiti anche alcuni uffici ad Anthisnes, di cui Tarabella è borgomastro. In un’intervista a Le Soir, l’italo-belga si era difeso dopo il sequestro della montagna di contante in casa della collega Eva Kaili: «Non ho mai ricevuto regali dal Qatar. La Coppa del Mondo è stata assegnata al Qatar nel dicembre 2010. Sono stato uno dei primi a sollevare l’obiezioni, soprattutto in condiderazione del destino poco invidiabile dei lavoranti migranti. Poi le cose hanno iniziato a evolversi positivamente in Qatar, che è ad esempio l’unico Paese della zona da aver abolito il sistema Kafala. Tutto è lungi dall’essere perfetto, ma ho voluto salutare i progressi compiuti invitando il Qatar a proseguire gli sforzi in questa direzione», aveva spiegato raccontando della sua visita a Doha a febbraio 2022 «su invito del Comitato nazionale per i diritti umani, insieme a diversi altri parlamentari, per una conferenza internazionale sui social network e i media»


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