Qatargate, Cozzolino lascia il carcere: andrà ai domiciliari. L’Eurodeputato si oppone alla consegna al Belgio

L’europarlamentare Pd da ieri 10 febbraio era nel carcere di Poggioreale, dopo il mandato di arresto europeo partito da Bruxelles. Per gli inquirenti belgi, era lui ad avere i contatti il Marocco per il sistema di tangenti

Lascia il carcere di Poggioreale per andare agli arresti domiciliari l’europarlamentare del Pd Andrea Cozzolino, raggiunto ieri 10 febbraio da un mandato di arresto europeo partito dalla procura di Bruxelles nell’inchiesta sul Qatargate. La Corte di Appello di Napoli ha deciso che Cozzolino resterà agli arresti nella sua casa del Vomero, in attesa dell’udienza per l’estradizione in Belgio fissata per mercoledì 14 febbraio. Nell’udienza di convalida dell’arresto, gli avvocati di Cozzolino, Dezio Ferraro e Federico Conte, hanno già dichiarato di volersi opporre all’estradizione dell’europarlamentare, considerando che manchi «la gravità indiziaria e non ci sia alcun pericolo di fuga tale da doverlo mantenere in carcere». I due legali avevano ricordato come lo stesso Cozzolino avesse proposto agli inquirenti di Bruxelles «di essere ascoltato, richiesta che non ha ricevuto risposta». Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli aveva notificato ieri, venerdì 10 febbraio, il mandato di arresto europeo spiccato dai procuratori belgi nei confronti del politico che è stato raggiunto dopo aver lasciato la clinica napoletana dove si era recato per problemi di salute. Dagli elementi raccolti dai servizi segreti del Belgio appare che anche Cozzolino, insieme a Panzeri e Giorgi, «abbia ricevuto direttamente dei fondi dal signor Atmoun», l’ambasciatore del Marocco in Polonia, oltre che «un’onorificenza e una cravatta» durante un incontro a Varsavia tra i due. E’ quello che si legge nel testo d’arresto europeo emesso dai magistrati belgi e visionato dall’Ansa. 


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