Reddito di cittadinanza, è iniziata la «grande fuga»? Perché in un anno 200mila famiglie hanno rinunciato all’assegno

Il calo di percettori del sussidio potrebbe avere diverse spiegazioni: la stretta del governo, l’aumento dei controlli o i dati incoraggianti sull’occupazione

In un anno sono circa 200mila le famiglie italiane che hanno smesso di ricevere il reddito di cittadinanza. Il numero di percettori del sussidio è passato dagli oltre 1,2 milioni del dicembre 2021 a circa 1 milione nello stesso mese del 2022. A calare, però, non sono solo i nuclei familiari che ricevono il reddito di cittadinanza, ma anche il numero stesso delle richieste. Al punto che oggi Il Messaggero parla di una «grande fuga», citando il film del 1963 con Steve McQueen. In realtà, è difficile spiegare con certezza cosa abbia portato a questa situazione. Di sicuro potrebbe aver giocato un ruolo la stretta del governo Meloni, che ha azzerato le proposte di lavoro che i percettori del reddito possono rifiutare e ha stabilito che gli occupabili non avranno più diritto all’assegno a partire da agosto. Il calo dei percettori del sussidio potrebbe essere dovuto in parte anche all’intensificarsi dei controlli. I dati Inps mostrano che nel 2022 sono state 268mila le decadenze e più di 72mila le revoche. Un’altra spiegazione della «fuga», infine, potrebbe arrivare dai dati sull’occupazione. Il 2022, infatti, si è chiuso con un saldo di 334mila nuovi occupati rispetto all’anno precedente.


I costi per lo Stato

Ad oggi, è la Campania la regione con il numero più alto di percettori del reddito. A seguire, Sicilia, Lazio e Lombardia. Se si guarda al numero di nuclei familiari che hanno beneficiato di almeno una mensilità nel 2022, in Lombardia si nota un forte calo: dai 139mila percettori del 2021 ai 115mila dello scorso anno. L’unico aumento su base annuale si registra in Sicilia, dove si sono aggiunte 2mila famiglie nel giro di 12 mesi. Allargando lo sguardo a livello nazionale, però, il calo dei percettori del reddito di cittadinanza ha assottigliato anche la spesa dello Stato. Nel 2021, il sussidio era costato 8,3 miliardi di euro. Nel 2022, la cifra è scesa di poco sotto gli 8 miliardi e le previsioni per il 2023 dicono che il reddito di cittadinanza dovrebbe pesare per circa 6 miliardi sulle casse dello Stato.


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