Ruby Ter, Berlusconi dopo l’assoluzione: «11 anni di sofferenze e fango». Poi ringrazia i giudici

Il presidente di Forza Italia è stato assolto insieme ad altri 28 imputati «perché il fatto non sussiste»

Assolto perché il fatto non sussiste. Silvio Berlusconi può festeggiare la sentenza del processo Ruby Ter in cui era coinvolto insieme ad altre 28 persone. Dopo le reazioni dei suoi colleghi di partito e della figlia Marina, anche il presidente di Forza Italia condivide un messaggio, in cui esprime soddisfazione per la decisione e ringrazia chi lo ha giudicato. «Finalmente assolto dopo oltre 11 anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili», scrive sui social, «perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte». I giudici si sono riuniti in camera di consiglio e dopo aver reso nota la sentenza, è stato il presidente del tribunale di Milano, in una nota, ad anticipare le motivazioni che verrano pubblicate nei prossimi 90 giorni. I verbali raccolti nei primi due processi Ruby dalle 21 ragazze coinvolte nella vicenda sono stati dichiarati inutilizzabili nel dibattimento: «Non potevano legittimamente rivestire l’ufficio pubblico di testimone», spiega il magistrato Fabio Roia, perché «sostanzialmente indagate di reato connesso». Sono così cadute sia le accuse di falsa testimonianza che di corruzione in atti giudiziari.


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