Altri guai per i trapper Rondodasosa e Capo Plaza, indagati per le devastazioni in centro a Milano al raduno dei fan

I due trapper devono rispondere di danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e violazione di luoghi di culto

Ancora una volta il trapper RondodaSosa (al secolo Mattia Barbieri) finisce al centro delle polemiche, e nel mirino della giustizia. L’ultima impresa che ha visto protagonista lui e Capo Plaza (nome d’arte di Luca D’Orso) risale allo scorso mercoledì, quando i due hanno radunato i loro fan in centro a Milano per promuovere il loro ultimo video musicale. Ma il flash mob ci ha messo poco a degenerare. Secondo quanto riporta Repubblica Milano, il traffico stradale a Brera è stato paralizzato per oltre due ore, e mentre i ragazzi ballavano e improvvisavano free-style anche un’ambulanza era rimasta incastrata nel traffico. E non era riuscita a raggiungere piazza Paolo VI, dove un uomo era stato segnalato in overdose da stupefacenti. Solo l’intervento delle camionette del reparto Mobile era riuscito a disperdere i ragazzi.


Qualcuno di loro è stato identificato: provenivano da San Siro e dintorni, molti erano italiani di seconda generazione con origini maghrebine e centro-africane. Una parte, inoltre, era scesa in strada sventolando la bandiera dell’Albania: il video è infatti collegato a una canzone alla cui realizzazione avrebbe collaborato Noizy, e cioè di Rigels Rajku, 36enne leggenda locale della trap. Il caos denunciato dai cittadini e dai residenti della zona è cristallizzato nei video semi-ufficiali e amatoriali diffusi sui social. Adesso le immagini, così come le riprese delle telecamere di zona, stanno venendo raccolte dalla Questura: le ipotesi di reato, al momento, sono quelle di danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e violazione di luoghi di culto.


Leggi anche: