Omicidio badante filippino, il killer confessa in chat: «Vado dai carabinieri: proteggete mio figlio» – Il video

Lo scorso 19 febbraio Renato Sarabia Peralta avrebbe accoltellato in zona Valle Aurelia il connazionale Micheal Lee Pon dopo una lite per futili motivi

Prima di costituirsi alle forze dell’ordine Renato Sarabia Peralta ha confessato il suo omicidio in due video diventati virali all’interno della comunità filippina. «Non potevo parlare prima perché non avevo l’avvocato. Adesso prendetevi cura di mio figlio. Sto andando dai carabinieri», ha detto l’uomo accusato di aver ucciso, insieme al figlio di 16 anni, il badante connazionale Micheal Lee Pon, 50 anni. Nel primo filmato Peralta parla direttamente dall’esterno della stazione dei carabinieri di Tor Vergata dove si è presentato insieme a suo figlio: «Devo andare a testimoniare», dice. Nel secondo contenuto il 43enne chiede ai parenti di «prendersi cura del figlio mentre lui sarà in prigione». Peralta spiega anche di non essersi consegnato subito perché aveva paura di presentarsi alle forze dell’ordine sprovvisto di avvocato. Il figlio è indagato a piede libero dalla procura dei minori. Entrambi avrebbero preso parte all’aggressione, risultata poi fatale, di Michael Lee Pon, accoltellato la sera di domenica 19 febbraio, in zona Valle Aurelia a Roma. Stando alle prime ricostruzioni, la vittima avrebbe preso parte ad una lite per futili motivi e alla fine sarebbe stato raggiunto da un unico fendente al torace, che lo ha stroncato. Per ora, il 43enne si è costituito, mentre rimane tutto da chiarire il ruolo del figlio. L’uomo, poco prima di essere posto in stato di fermo, è apparso in lacrime accanto suo legale chiedendo ancora una volta assistenza per suo figlio: «Per favore non lasciatelo solo».


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