Primarie Pd, Bonaccini tende la mano a Schlein ma lei allontana l’ipotesi ticket: «Finito il tempo del partito patriarcale e delle donne nei ruoli di vice»

In caso di sconfitta, la candidata alla segreteria respinge l’ipotesi di poter fare la numero due del partito. Diversa la posizione del governatore emiliano, che dice: «Senza chiedere nulla per me, se vorrà, le darò una mano»

Mancano quattro giorni all’ultima fase delle primarie del Partito democratico, quella dei gazebo aperti a chiunque voglia sostenere uno o l’altro candidato. In varie interviste e dichiarazioni, già si sondano gli scenari possibili del day after. Se Stefano Bonaccini vincesse, Elly Schlein non sarebbe disponibile fare la numero due del partito. Lo dice a Omnibus, su La7: «Non ha senso, è finito il tempo del partito patriarcale che vede le donne bene nei ruoli di vice e credo il partito necessiti di una guida femminista che apra il varco a donne e giovani. Io non ho offerto posti e non mi sono stati offerti». Opposta la posizione del governatore dell’Emilia-Romagna: «Se diventerò segretario chiederò certamente a Elly di darmi una mano. Se dovesse prevalere lei, io, senza chiedere nulla per me, non ne ho bisogno, se vorrà, darò una mano. Ho sofferto troppo le divisioni dei gruppi dirigenti e credo che molti elettori si siano allontanati e stufati anche perché c’erano troppe rivalità».


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