«Tutto il nostro popolo è il difensore della patria», ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al concerto organizzato allo stadio Lushniki di Mosca in occasione dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina. In Ucraina, ha aggiunto, è in corso una battaglia «ai nostri confini storici per la nostra gente». In un breve discorso che preludeva al concerto, davanti al pubblico che intonava «Russia! Russia!» il presidente ha insistito sul concetto di un’invasione che sarebbe in realtà una guerra di difesa: «Siamo orgogliosi di coloro che combattono per noi, oggi l’intero Paese li sostiene». Nelle parole «difensore della patria» c’è qualcosa «di potente enorme, mistico e santo», ha detto Putin: «Quando siamo inseme non abbiamo uguali nella forza e nell’unità».
Il precedente
Già l’anno scorso, a tre settimane dall’inizio della guerra, il 18 marzo, anniversario dell’annessione della Crimea, lo zar aveva scelto lo stadio Lushniki per celebrare quella data e rilanciare la propria propaganda nazionalista. Lo scenario era abbastanza simile a quello di oggi, con centinaia di cittadini radunati ad urlare «Russia! Russia!». Secondo i principali analisti, nonostante le decine di migliaia di morti nell’esercito, la situazione di accerchiamento internazionale ha favorito la crescita del consenso di Putin nel paese.
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