I minuti di terrore, le urla della ragazza, il cittadino eroe: tutta la storia degli accoltellamenti alla Stazione di Milano

Due vittime sono gravi. L’aggressore è un cittadino marocchino con precedenti. Il dettaglio del braccialetto ospedaliero

Cittadino marocchino, irregolare in Italia, con precedenti. Giovane, una felpa grigia e un paio di pantaloni neri. L’uomo che ha accoltellato sei persone alla stazione di Milano ieri sera non ha ancora un nome. Ma al polso aveva un braccialetto ospedaliero o qualcosa di simile. Nelle tasche, oltre al coltello, aveva tre cellulari, qualche soldo, una tessera dell’autobus e un piccolo portafogli. I poliziotti lo hanno intercettato in via Venini. Mentre scappava dall’incrocio tra viale Brianza e via Macchi. Due delle sue vittime sono gravi. Anche l’anziano eroe che è intervenuto per difendere una donna. Il 68enne Carlo Bertoletti è finito al Niguarda, più per la botta alla testa che per il taglio alla spalla, anche se i medici scongiurano il pericolo di vita. In codice rosso al San Carlo (poi derubricato in giallo) è arrivato Francesco Micciantuono, che ha perso molto sangue.


La ricostruzione

A salvarlo un laccio emostatico trovato nello studio medico di fianco al bar, che ha bloccato l’emorragia. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile l’uomo, verso le ore 17.40 avrebbe rapinato, nel sottopasso Mortirolo, una 39enne italiana usando un coltello per derubarla del telefono cellulare. Successivamente, in via Gluck, avrebbe rapinato una cittadina salvadoregna prendendole il telefono cellulare e la tessera Atm. Poco dopo il malvivente avrebbe commesso un’altra rapina in via Sammartini, ai danni di una cittadina spagnola di 34 anni, derubata di 20 euro e del cellulare. Poi la quarta rapina in viale Brianza nei confronti di una 24enne, a cui avrebbe rubato le carte di credito. In questa circostanza in suo soccorso sono intervenuti i tre cittadini italiani che hanno riportato lesioni varie. Il presunto rapinatore poi è riuscito a darsi alla fuga percorrendo via Venini dove ha tentato un’ultima rapina ai danni di una 44enne quando è stato fermato dalla pattuglia dei motociclisti della Polizia di Stato.


Il cittadino eroe

Non ha opposto resistenza e dopo essere a sua volta stato medicato al pronto soccorso è stato portato in carcere in attesa dell’interrogatorio. Addosso, oltre al coltellino insanguinato, aveva con sé gli effetti personali della donna rapinata in viale Brianza. Il Quotidiano Nazionale dettaglia oggi l’intervento di Carlo Bartoletti. È uscito da uno stabile in viale Brianza mentre l’aggressore stava colpendo la ragazza di 23 anni. Ha provato a proteggere la giovane ma è stato colpito alla spalla con il coltello. Poi è caduto a terra e ha battuto la testa. Anche un’altra persona ha tentato di fermare l’aggressore e ha ricevuto una coltellata al braccio. «È venuto qui a chiedermi di chiamare il 112. Aveva uno squarcio sul giubbotto e perdeva sangue», ha raccontato il titolare di un bar nella zona. Sulle prime sembrava che gli aggressori fossero due, ma la Polizia di Stato ritiene che l’uomo bloccato abbia agito solo, in momenti e luoghi diversi, seminando paura e scompiglio in una zona centrale della città e all’ora di punta, quando i marciapiedi sono pieni di gente. Il bilancio alla fine è di sei persone ferite, una delle quali medicata sul posto, mentre le altre cinque sono state trasportate in ospedale, due dei quali in condizioni serie.

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