Sciopero generale l’8 marzo in tutta Italia: i treni, bus e metro a rischio e le fasce garantite città per città

L’agitazione indetta dai sindacati di base per i diritti delle donne coinvolge sanità, scuola e trasporti. Primi disagi a partire dalle 21 di martedì 7 marzo

I sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale per mercoledì 8 marzo 2023, in coincidenza con la giornata internazionale della donna. L’agitazione durerà, con modalità variabili, per tutta la giornata e coinvolgerà in particolare i settori della scuola, della sanità e del trasporto pubblico, tanto su base nazionale quanto locale, con modalità diverse in questo caso da città a città. Possibili disagi quindi per chi si deve spostare all’interno o tra diverse città del Paese. «La precarietà nella vita e nel lavoro è divenuta una piaga per interi strati sociali ma lo è ancora di più per le donne, colpite oltremodo da una disparità salariale e precarietà senza precedenti», scrive nell’annuncio dello sciopero la Cub, che promuove l’agitazione insieme a Usb, Slai-Cobas, Adl Cobas e Usi Cit. Tra le battaglie al centro della giornata di protesta anche quella per fermare la violenza sulle donne e quella per sostenerne i diritti, a partire da quello all’aborto. Sul fronte dei trasporti, saranno garantite le fasce di garanzia previste per treni, tram, bus e metro – secondo gli orari e le modalità qui riportate.


Treni nazionali

Possibili disagi sulle tratte ferroviarie nazionali. Lo sciopero del personale del Gruppo FS scatterà dalle ore 21 di martedì 7 e fino alle ore 21 di mercoledì 8 marzo. I treni regionali possono subire variazioni, ma sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Trenitalia non prevede invece modifiche alla circolazione dei treni Intercity, né impatti significativi sulle linee ad alta velocità percorse dalle Frecce. Anche Ntv prevede impatti minimo o nulli sui treni Italo a lunga percorrenza. Entrambe le società comunicheranno comunque aggiornamenti sugli eventuali disagi sui rispettivi siti.


Roma e Milano

A Roma le aziende di trasporto pubblico locale Atac, Astral, Roma Tpl e Cotral hanno fatto sapere che sarà garantito il servizio soltanto nelle fasce garantite l’8 marzo: dall’inizio del servizio alle 8.30, poi nel tardo pomeriggio, tra le 17 e le 20. A Milano invece l’Atm garantisce l’operatività delle linee di metropolitana dall’inizio della giornata fino al tardo pomeriggio: i disagi potrebbero scattare a partire dalle 18 e fino alla fine del servizio. Per bus, tram e filobus invece i servizi «potrebbero non essere garantiti dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio». Disagi prevedibili, in Lombardia, anche sui treni regionali: Trenord ha comunicato che i servizi regionali, suburbani, aeroportuali e a lunga percorrenza potranno subire variazioni e/o cancellazioni dalle 21 di martedì 7 marzo alle 21 di mercoledì 8 marzo. Nella giornata chiave di mercoledì, viaggeranno regolarmente i treni presenti nella lista dei treni garantiti in servizio tra le 6 e le 9 del mattino, e quelli in servizio dopo le 18.

Altre città

A Bologna il trasporto pubblico si ferma dalle 8.30 alle 16.30 e poi dalle 19.30 fino al termine del servizio. 24 ore di sciopero anche a Napoli, mentre a Torino non si prevedono disagi: lo sciopero, qui previsto per venerdì 10 marzo, è stato infatti revocato – informa l’azienda locale Gtt.

Scuola e sanità

Oltre al trasporto pubblico, lo sciopero riguarderà anche il settore sanitario. Possibili disagi dunque per i cittadini/pazienti anche su questo fronte: sono garantiti soltanto i livelli minimi di prestazioni sanitarie. Lo sciopero coinvolge poi anche il mondo della scuola: sono chiamati dai sindacati proponenti a incrociare le braccia tutti i docenti, i dirigenti e il personale Ata. E a unirsi a loro potrebbero essere in molte città anche gli studenti.

Leggi anche: