Bollette, il governo studia un nuovo “bonus famiglie”: sconti a chi consuma meno energia

Ancora da chiarire i meccanismi del nuovo bonus anticipato a dicembre scorso dal ministro Giorgetti. Per il momento le associazioni dei consumatori restano scettiche

Contro il caro bollette il governo starebbe valutando un «bonus famiglie», che potrebbe diventare operativo da luglio 2023 con un sistema di incentivi del risparmio energetico basato sui consumi. Un piano anticipato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che prevede anche la proroga ad aprile del «bonus sociale» con la conferma delle attuali soglie di Isse. Iniziative che saranno «valutate con cautela» ha detto il ministro della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin a Skytg24, forte comunque del calo previsto sulle bollette secondo le proiezioni di Arera che permetterà al governo di risparmiare parte dei fondi finora serviti per calmierare le bollette. Dal prossimo mese, il Mef punterebbe quindi a rinnovare il bonus sociale per le famiglie sotto la soglia Isee di 15mila euro, che finora ha coinvolto 8 milioni di utenti, di cui 5 milioni per la luce e 3,5 per il gas. Le imprese potranno ancora sfruttare il credito di imposta, ma rimodulato sul prezzo del gas. In questo modo il governo punta a fissare una soglia oltre la quale lo “sconto” aumenta, mentre al di sotto non è previsto. Il tetto massimo resterebbe quello già previsto nella legge di Bilancio sui crediti di imposta, portandoli al 45% per le imprese energivore e gasivore e al 35% per i negozi.


Il bonus famiglie

Il bonus famiglie invece partirebbe dalla seconda metà dell’anno in corso, in attesa però delle proiezioni di fattibilità di Arera. Secondo fonti interne citate dal Corriere della Sera, il nuovo bonus che punta a premiare chi risparmia di più dovrebbe svilupparsi con una divisione in due parti del valore delle bollette: una basata sul prezzo attuale di mercato e l’altra sul prezzo calmierato. Sconti che però per il momento sono accolti con scetticismo dalle associazioni dei consumatori, come spiega il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona: «No a prese in giro dei consumatori! È di tutta evidenza che se gli sconti restassero solo per chi consumerà meno rispetto a quest’anno, si tratterebbe di un escamotage e una scusa per non rinnovare il taglio fiscale delle bollette. Siccome quest’anno è stato l’inverno più caldo di sempre, gli italiani hanno acceso i riscaldamenti per 15 giorni in meno e un’ora al giorno in meno per via dei provvedimenti di Cingolani, nessuna famiglia sarà in grado di risparmiare sui consumi di gas di questa stagione termica. Senza contare che, viste le bollette da infarto, tutti hanno già compiuto miracoli per risparmiare sia sulla luce che sul gas».


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