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Crac Silicon Valley Bank, la vendita a “spezzatino” per frenare il contagio: fallita anche la filiale di Londra. Elon Musk tentato dall’affare

12 Marzo 2023 - 09:48 Redazione
La banca sarà spacchettata per procedere alla vendita delle sue attività e mettere i titoli sani al sicuro

Nel disastro della Silicon Valley Bank spunta anche il nome di Elon Musk che, sollecitato su Twitter a proposito del fallimento della banca californiana, si è detto «aperto all’idea» di un suo intervento. Se sia l’ennesima sparata del miliardario statunitense o un concreto interesse lo chiarirà solo il tempo (anche per l’acquisto di Twitter all’inizio in pochi credevano che l’affare andasse in porto). Nel frattempo l’attesa è per l’inizio di una vendita “spezzatino” delle attività della sedicesima banca Usa, che pareva in buona salute prima che dichiarasse bancarotta. Svb poteva vantare attivi per 212 miliardi di dollari, dopo aver comprato titoli sicuri tra cui T-Bond a lunga scadenza e mutui garantiti dallo Stato che ripagavano a interesse fisso. Complice però il rialzo dei tassi, nel momento in cui la banca ha dovuto vendere il problema è esploso: il valore nominale dei titoli che la banca aveva in pancia si è rivelato inferiore al reale prezzo di mercato. Venendo così 21 miliardi di dollari in bond, Svb ha perso quasi 2 miliardi. Un problema che, ricorda il Wall Street Journal, riguarda almeno altre 24 grandi banche Usa, che si ritrovano una differenza del 14% tra il valore nominale dei titoli che possiedono e quello di mercato in questo momento.

Il rischio contagio nel Regno Unito

I guai per Svb si sono allargati al Regno Unito, dove aveva aperto la prima filiale all’estero. Bank of England ha annunciato la procedura di insolvenza per la controllata britannica, rassicurando comunque sul fatto che Svb nel sistema bancario di Londra ha una presenza limitata e non rischia di creare un problema sistemico. Anzi, secondo indiscrezioni di stampa citate dal Corriere della Sera, sul ramo britannico di Svb vorrebbero mettere le mani i primi concorrenti, tra cui Bank of London.

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