Sgarbi avvelenato con Licia Ronzulli, il piano fallito per fare l’assessore in Lombardia: «Ha sbagliato tutto, mi voleva pure Berlusconi»

Caustico il commento del neoconsigliere regionale lombardo sulla nuova assessora che sarebbe stata preferita a lui: «Se sta a Gallarate sarà brava, si sta bene e c’è un bel cimitero»

È un po’ risentito Vittorio Sgarbi per non essere stato nominato assessore regionale alla Cultura in Lombardia, dopo che il presidente Attilio Fontana ha preferito Francesca Caruso in quota Fratelli d’Italia. Un colpevole però il sottosegretario al ministero della Cultura ce l’ha ben chiaro e non è il governatore: «È tutta responsabilità della Ronzulli – dice Sgarbi a margine del primo consiglio regionale oggi 15 marzo – Ronzulli ha deciso che voleva rinunciare ad avere una figura di riferimento. Non è una mossa contro di me – assicura – è una mossa politicamente sbagliata, però l’ha fatta». Sulla neoassessora, avvocato civilista nello studio di Ignazio La Russa, dopo aver fatto la vicesindaca e l’assessora al Comune di Gallarate, Sgarbi è caustico: «Caruso non la conosco. Se sta a Gallarate sarà brava, a Gallarate si sta bene, c’è un bel cimitero, c’è un bel museo…». Il sottosegretario comunque dice di non portare rancore per la mancata nomina: «Se me lo proponevo ci pensavo. Se uno ci pensa bene, non era difficile il teorema. Ma io non sono offeso, sono sereno». Ma non rinuncia a qualche altra frecciata alla senatrice di Forza Italia: «Sono amico di tutti, sarei stato per un quarto di tutti. Lei ha preferito zero, perché poi l’ha preso FdI». Nella trattativa, il neoconsigliere regionale Sgarbi dice di aver sentito anche Silvio Berlusconi, oltre che Fontana che «era favorevole a me. Prima me lo chiese Silvio Berlusconi e io gli dissi che volevo stare a Roma, però “se tu me lo chiedi…”». Sul suo incarico sarebbe stata favorevole anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che era «presa da un fuoco nei miei confronti, e mi disse “tu sei l’unico possibile” e mi propone. Quindi ho Berlusconi, Fontana, Santanché». L’errore insomma è tutto di Ronzulli secondo Sgarbi: «Ha sbagliato la mossa: invece di crearsi l’effetto domino che mi rendeva condominiale, ora sono senza casa».


Leggi anche: