Sgarbi contro la Biennale per l’assenza della Russia: «È discriminazione». La replica: «Falso, una scelta di Mosca»

Gli organizzatori spiegano che la partecipazione è su iniziativa autonoma dei paesi, e per quest’anno Mosca non ha fatto richiesta

«Non si comprendono le ragioni dell’esclusione degli architetti russi. Ogni discriminazione rispetto alla creatività è ingiusta». Sentenzia così il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a seguito della presentazione della Biennale Architettura prevista a Venezia dal 20 al 26 maggio. Ha poi denunciato il fatto che su questa presunta scelta, a suo dire «discriminatoria», non c’è stato alcun confronto con il governo e soprattutto con il ministero della Cultura. «La politica – dice Sgarbi – non deve interferire ma neanche essere scavalcata». E per questi motivi fa sapere che chiederà conto della questione al presidente Cicutto. Ma non solo. Ha intenzione anche di presentare a Venezia una proposta di legge per «un codice dell’architettura contemporanea per evitare sconvolgimenti e imposizioni».


«Discriminazione ingiusta e opprimente»

«Mentre appare opportuna l’attenzione alla complessa realtà africana attraversata da guerre terribili e dimenticate, non s’intende la pervicace insistenza, nei campi dell’architettura e della musica, per l’esclusione di vittime di regime come sono comunque anche gli architetti russi, cui il padiglione della Biennale è precluso, anche impedendo la partecipazione del dissenso», spiega il sottosegretario. «Ogni discriminazione rispetto alla creatività – aggiunge – è ingiusta, e opprime, con motivazioni politicamente corrette, non meno del potere oppressivo del regime».


La replica della Biennale: «Scelgono i Paesi»

Non è tardata ad arrivare la replica della Biennale di Venezia che ci tiene a precisare come le partecipazioni nazionali siano «iniziativa autonoma e indipendente dei paesi, richieste direttamente alla Biennale dalle autorità governative competenti dei rispettivi paesi». E aggiungono che in realtà è stata proprio la Russia «a ritirarsi autonomamente dalla Biennale Arte 2022 mentre quest’anno, ad oggi, non ha fatto richiesta né comunicato di prendere parte alla Biennale Architettura all’interno del proprio padiglione ai Giardini». E concludono: «Rimaniamo il luogo di incontro fra i popoli attraverso le arti e la cultura».

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