Francia, tutti contro Macron il giorno dopo l’approvazione della riforma delle pensioni: depositata la mozione di sfiducia contro il governo

La mozione di censura è stata firmata da 91 parlamentari provenienti da 5 gruppi politici d’opposizione. Ma i Républicains di centrodestra si defilano, facendo mancare al momento i voti necessari

È stata depositata oggi all’Assemblée Nationale di Parigi una mozione di censura trasversale ai partiti d’opposizione con l’intento di far cadere il governo francese guidato da Elisabeth Borne. Tale mozione, presentata su iniziativa del gruppo indipendente Liot, si inserisce nel quadro della battaglia parlamentare contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron, approvata ieri senza passare da un voto del Parlamento. Firmata da 91 parlamentari provenienti da 5 diversi gruppi politici d’opposizione, in particolare della coalizione di sinistra Nupes, la sfiducia non è stata invece appoggiata dai deputati repubblicani. «L’adozione di questa mozione consentirà un’uscita dall’alto da una crisi politica profonda», ha dichiarato alla stampa il capogruppo di Liot, Bertrand Pancher, condannando – scrive Le Monde – la decisione dei «colleghi Républicains di non essere tra i firmatari». Sebbene il Rassemblement National di Marine Le Pen abbia già annunciato di essere pronto a votare la mozione proposta dai partiti di sinistra, la sfiducia – che potrebbe essere messa al voto lunedì – sembra avere al momento basse probabilità di essere adottata, considerato che sono necessari i voti favorevoli di 287 deputati.


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