Trump verso l’arresto? Tra i Repubblicani tira aria di complotto. E Elon Musk prevede: «Se lo incriminano rivincerà a mani basse»

Lo speaker della Camera Kevin McCarthy durissimo dopo l’annuncio della possibile incriminazione: «Uno scandaloso abuso di potere. Il Congresso indaghi sul possibile sovvertimento della nostra democrazia»

Ha l’effetto di una bomba l’annuncio dato questa mattina da Donald Trump del suo possibile, prossimo arresto da parte della procura di Manhattan per il caso dei suoi presunti pagamenti illeciti alla pornostar Stormy Daniels. La chiamata diretta ai suoi seguaci a mobilitarsi, con tanto di data segnata sulle agende, quella di martedì 21 marzo, minaccia di far ripiombare gli Usa nel clima tossico delle settimane della tormentata transizione di potere tra il tycoon e Joe Biden, a inizio 2021, culminata nell’assalto al Congresso. Ma i Repubblicani, stando alle prime reazioni, non sembrano avere alcuna intenzione di calmare gli animi: anzi. «Eccoci di nuovo. Uno scandaloso abuso di potere da parte di un radicale ufficio del procuratore che lascia liberi criminali violenti e persegue invece una vendetta politica contro Donald Trump», ha scritto durissimo su Twitter lo Speaker della Camera Kevin McCarthy, di fatto il più alto responsabile istituzionale del partito conservatore. Commentando a caldo le indiscrezioni sulla possibile incriminazione di The Donald, McCarthy ha anche annunciato che chiederà alle “commissioni rilevanti” della Camera di indagare immediatamente per accertare se «fondi federali siano stati usati per sovvertire la nostra democrazia interferendo nelle elezioni con procedimenti politicamente motivati».


Perfino più dura, se possibile, la presa di posizione di Marjorie Taylor Greene, deputata ultraconservatrice di stretta osservanza trumpiana. Che attacca direttamente l’attuale presidente Usa. «Il Dipartimento di Giustizia di Joe Biden si sta coordinando con i Democratici della procura di New York per arrestare Donald Trump con accuse false e datate», ha attaccato su Twitter Taylor Greene, rincarando la dose: «Questo è quello che succede nei Paesi comunisti per distruggere i rivali politici». Ma sulla vicenda, e sulle sue possibili conseguenze politiche, ha voluto dire la sua anche il patron di Tesla e di Twitter, Elon Musk. Rispondendo a un utente che aveva condiviso la notizia – sul suo social preferito, naturalmente – Musk ha indicato la sua previsione. Lapidaria: «Se succede (l’arresto dell’ex presidente, ndr), Trump sarà rieletto con una vittoria schiacciante». Boutade, previsione o auspicio?


Foto: EPA/JIM LO SCALZO

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