Parigi, ancora alta tensione alla vigilia del voto sulle mozioni di sfiducia al governo. Le strade della capitale in fiamme – Il video

Cassonetti bruciati sono stati segnalati nel 12° arrondissement, tra i quartieri Châtelet e Montorgueil, dopo il passaggio di un corteo non autorizzato. Lacrimogeni e scontri anche a Marsiglia

Un’altra protesta selvaggia contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron è in corso in queste ore a Parigi. il video diffuso dal reporter Yazid Bouziar mostra come molti bidoni della spazzatura siano stati incendiati sulla strada del corteo di manifestanti. Come riporta anche l’emittente francese BmfTv gli incendi sono stati segnalati nel 12° arrondissement della capitale, vicino alla stazione di Lione. I vigili del fuoco e la polizia sono sul posto. «I manifestanti si sono riuniti questa domenica sera nel centro di Parigi, tra i quartieri Châtelet e Montorgueil, per protestare», fa sapere ancora il canale, «nella manifestazione non dichiarata sono state arrestate 6 persone». La tensione in Francia è altissima anche alla vigilia del voto di domani pomeriggio sulle mozioni di sfiducia al governo: «Non ci importa del voto, la mobilitazione continua fin quando continueranno a proporci la riforma», ha spiegato Jean-Luc Mélenchon, definendo anche «del tutto pacifica questa protesta».


Nella giornata di ieri 18 marzo le manifestazioni si sono concluse a tarda sera con 169 fermi, di cui 122 a Parigi in una nuova manifestazione improvvisata. Gli occhi di tutti sono ormai puntati sul tabellone dell’Assemblée Nationale sul quale verranno comunicati i risultati del voto sulle due mozioni di censura presentate contro il governo. Quella del Rassemblement National di Marine Le Pen ma soprattutto quella del piccolo gruppo di centristi indipendenti del Liot, controfirmata anche dalla sinistra Nupes: è infatti questa che ha più possibilità di essere votata dai deputati della destra moderata Républicains che saranno assolutamente decisivi sul risultato finale. Il numero di voti necessario per far cadere il governo è pari a 287, un obiettivo che al momento sembra difficile da raggiungerebbe: stando ai conteggi mancherebbe almeno una ventina di voti dei Républicains. Ma fino all’ultimo momento il Paese continua a mantenersi in un clima infuocato di ribellione e violenza. Due le grandi raffinerie i cui impianti sono stati ormai spenti dai dipendenti, con prime ripercussioni sulle pompe di benzina. I blocchi stradali, i treni a singhiozzo, i cumuli di immondizia che si moltiplicano a Parigi non fanno che aumentare lo stato di tensione.


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